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venerdì, 29 Novembre, 2024

IN FRANCIA I GILET GIALLI, IN ITALIA LE CAMICIE NERE (?)

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di Susanna Russo

Roma, sabato 9 Ottobre, manifestazione No Green Pass: 10000 manifestanti, 13 arresti e 38 agenti feriti. La sede della CGIL presa d’assalto, uffici sottosopra, vetri rotti, residui di sangue sugli infissi.
Milano, 5000 in corteo, 1 arresto e 57 denunce.
L’ultimo sabato romano, e in parte anche quello milanese, non hanno nulla da “invidiare” a quelli parigini che, dal 2018, per mesi sono stati scossi dalle manifestazioni disperate e violente portate avanti dal “Mouvement de gilets jaunes”, per noi i cosiddetti “gilet gialli”.
I nostri gilet però si tingono di nero e la manifestazione è subito considerata di matrice fascista. Vengono effettivamente arrestati, tra i tanti, Roberto Fiore e Giuliano Castellino, rispettivamente leader nazionale e leader romano di Forza Nuova.
CGIL, CISL E UIL hanno già convocato, per sabato 16 Ottobre, a Roma, una manifestazione nazionale antifascista.
Tutti i leader politici, da Giorgia Meloni, ad Enrico Letta, esprimono la loro piena vicinanza al Segretario Generale della CGIL, Maurizio Landini; ma mentre  il Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, parla di rievocazione degli anni più bui per la storia del nostro Paese e il PD procede con la presentazione di una mozione urgente alla Camera, per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova, la leader di Fratelli d’Italia, così come Salvini, e anche alcuni esponenti di Forza Italia, fanno sapere che non parteciperanno alla manifestazione del 16 Ottobre.
Il centrodestra, dal canto suo, chiede a gran voce di non confondere violenza e squadrismo con le rimostranze di cittadini che non vogliono venga loro imposto un vaccino pur di continuare a lavorare, recepire uno stipendio e quindi sopravvivere. Il centrosinistra approfitta della situazione per ribadire che Meloni non abbia mai preso in modo chiaro e netto le distanze dal fascismo.
Insomma, non si perde l’occasione per mettere i puntini sulle i, anche giustamente, vista la gravità della situazione. Nella foga ci si scorda però di rimarcare alcuni di questi puntini, come il fatto che a Milano, la maggior parte dei manifestanti denunciati, siano anarchici; o che a Parigi, per esempio, tra i cittadini che manifestavano contro l’aumento dei prezzi del carburante e del carovita, vi sono sempre stati gruppi radicali che approfittavano della situazione per sfogare aggressività ed istinti animali.
Perfino le scie finali di molti cortei studenteschi, sono state per anni destinate ai black bloc, che portavano violenza e distruzione.
Questo fumo nero, sicuramente tossico e molto pericoloso, sembra cosí nascondere le motivazioni che hanno portato in piazza i manifestanti: da lunedì 15 Ottobre, visto l’obbligo di Green Pass anche sul posto di lavoro, i tamponi settimanali da eseguire passeranno da 1.978.580 a 10.500.000. Il Governo replica, e si dichiara che non verrà fatto alcun passo indietro perché, ora come ora, verrebbe letto come un indebolimento della campagna vaccinale; ecco la risposta che viene data a chi il 15 Ottobre rischia di non percepire più uno stipendio, risposta che, tra le vetrine sfasciate e le grida d’odio, è caduta nel vuoto.

 

 

 

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