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sabato, 9 Novembre, 2024

A Caggiano, nel cuore del Cilento, la Fondazione Morra inaugura il grande archivio del Living Theatre

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Il 13, 14 e 15 luglio, la Fondazione Morra – presieduta da Teresa Carnevale e diretta da Giuseppe Morra – inaugura a Caggiano lo spazio “Archivi Living Theatre. Caggiano” (presso Palazzo Prospero Morone e Giuseppina Morone in Bonito Oliva, via San Pietro, Caggiano, SA). Il borgo cilentano ospiterà la raccolta più importante al mondo di documenti appartenuti alla rivoluzionaria compagnia statunitense. Il prezioso fondo archivistico costituisce la testimonianza completa del percorso artistico di Julian Beck, Judith Malina e del loro gruppo, che va a sommarsi agli archivi conservati presso la Yale University e il Lincoln Centre di New York. Il progetto “Archivi Living Theatre. Caggiano” è realizzato in collaborazione con il comune di Caggiano e la Regione Campania e con la partnership dell’Università di Victoria (Canada).Dalla fine degli anni Ottanta, la Fondazione Morra ha acquisito opere pittoriche, disegni, diari, progetti di costumi, scenografie e scritti vari, prodotti nei numerosi soggiorni in Italia del Living Theatre. Nella collezione sono raccolti anche appunti di lavoro autografi, recensioni, fotografie: un repertorio unico costituito da ben 58.812 pezzi, che saranno oggetto di uno straordinario allestimento nell’affascinante centro dell’appennino del Cilento.In occasione dell’inaugurazione degli spazi espositivi sono previsti tre giorni di eventi, tra convegni, presentazioni di libri, happening, concerti, visite all’archivio, proiezioni di film e concerti.
Tra gli ospiti, il professor Lorenzo Mango dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e la professoressa Cristina Valenti dell’Università di Bologna, che si incontreranno con Garrick Beck, erede di Julian Beck e Judith Malina (in collegamento streaming). Sono previsti, inoltre, interventi dello studioso Allan Antliff dell’Università di Victoria (Canada), che presenterà il suo libro Radiant Anarchy – Reflections on the Living Theatre; del prof. Romano Gasparotti, docente di Estetica dell’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano); della performer, attrice e musicista americana Bibbe Hansen, figlia di Al Hansen, membro del gruppo Fluxus; e di Cathy Marchand, attrice storica del Living Theatre.Tra gli eventi in programma anche la performance di Alvin Curran, Endangered Species. Inoltre sarà possibile assistere al concerto di Girolamo De Simone, Andrea Riccio con Domenico Di Francia (special guest) su musiche di John Cage, Morton Feldman, Giuseppe Chiari e Girolamo De Simone e a Living Theatre Rivisiting – Musiche ed Event score di John Cage, George Brecht e Al Hansen, opera realizzata da Girolamo De Simone, Francesco De Simone, Domenico Di Francia e Andrea Riccio, partendo dal programma del celebre Concert of New Music, proposto a New York il 14 marzo del 1960, attualizzando brani e tecniche che furono al centro dello storico evento.«L’intervento della Fondazione Morra sul nostro territorio – spiega il sindaco Modesto Lamattina – si collega al recupero innovativo del centro storico di Caggiano, iniziato circa venti anni fa con interventi che mirano a fare del borgo antico un modello replicabile. Un’idea di rigenerazione urbana sostenibile, che rende il borgo un centro unico e all’avanguardia, in grado di recuperare terreno sull’inesorabile processo di spopolamento attraverso pratiche virtuose che mettano in relazione popolazione e architetture storiche: a fare da collegamento col resto del mondo, l’arte ed eventi di grande risonanza come quelli organizzati dalla Fondazione Morra».Nell’archivio Living Theatre sono presenti materiali del gruppo relativi agli anni 1969-2015. La raccolta prende avvio da numerosi eventi promossi e organizzati dalla Fondazione Morra a partire dal 1995, anno in cui la Compagnia realizza due spettacoli al Teatro Mercadante di Napoli. Nel 2003 la Fondazione organizza la mostra antologica Living Theatre: Labirinti dell’Immaginario a Castel Sant’Elmo e la prima mondiale dello spettacolo Enigmas, proseguendo fino al 2015 con attività di produzione e diffusione del progetto Living.La collezione contiene anche un’ampia sezione dedicata ai costumi e agli oggetti di scena di alcune storiche rappresentazioni, in particolare degli spettacoli The Yellow Methuselah, The Archeology of SleepMasse Mensch e Anarchia. Nel 1981 il Living annuncia di voler rinnovare la sua pratica artistica con la creazione di un “dipinto arrotolato” ispirato a Vasilij Kandinskij, lungo settanta metri e altro e cinque metri e mezzo, da utilizzare come fondale dinamico (da svolgere con un meccanismo a leva) nella performance The Yellow Methuselah. Il lavoro, composto da Hanon Reznikov, è una fusione di due opere teatrali di forte impatto politico: Torniamo a Matusalemme di George Bernard Shaw e Il Suono Giallo, “composizione scenica” di Kandinskij. L’opera narra l’evoluzione dell’umanità secondo un modo di essere anarchico, a favore della vita e, utopisticamente, dell’immortalità.

PROGRAMMA LIVING THEATRE CAGGIANO 2024SABATO 13 LUGLIO 2024 
Castello Normanno del Guiscardo
Vico Roma – 84030 Caggiano (SA)

Ore 11:00
Saluti istituzionali:
Modesto Lamattina, Sindaco di Caggiano
Giovanni Caggiano, Presidente ASMEL
Pasquale Persico, Economista
Teresa Carnevale, Presidente Fondazione Morra

Ore 12:00
Interventi di:
Garrick Beck, erede di Julian Beck e Judith Malina (Santa Fe, New Mexico): The Way We Can Change the World is By Changing the Culture (Il Modo in cui Noi Possiamo Cambiare il Mondo è Cambiando la Cultura)Lorenzo Mango, professore ordinario di Discipline dello spettacolo presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”: Il Living, la storia, l’archivioCristina Valenti, professoressa presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna: L’eredità eretica del Living Theatre

Ore 14:00 
Light Lunch

Ore 16:00
Presentazione del libro Radiant Anarchy – Reflections on the Living Theatre (Radiosa Anarchia – Riflessioni sul Living Theatre) di e con Allan Antliff, professor Art History & Visual Studies, presso l’Università di Victoria (Canada).

Ore 18:00
Archivi Living Theatre Caggiano, Palazzo Prospero Morone e Giuseppina Morone in Bonito Oliva, via San Pietro, Caggiano (SA)
Visita guidata con Giuseppe Morra, Direttore dell’Archivio del Living Theatre, Napoli.Nelle sale saranno proiettati film sul Living Theatre. 

Antologia a cura di Mario Franco:
Paradise Now, by Marty Topp, 1969, 47’
Frankenstein, 1967, 31’46’’
Antigone, Intervista a Julian Beck, r. Mario Franco,1980, 20’
Reading at The Living Theatre, Allen Ginsberg, May 22nd, 1990, 80’.

Ore 20:00
Archivi Living Theatre Caggiano, Palazzo Prospero Morone e Giuseppina Morone in Bonito Oliva, via San Pietro, Caggiano (SA)Performance Endangered Species di Alvin Curran

Ore 21:00
Light dinner

DOMENICA 14 LUGLIO 2024 
Castello Normanno del Guiscardo
Vico Roma – 84030 Caggiano (SA)

Ore 11:00
Conferenza con interventi di:
Romano Gasparotti, professore di Estetica – Fenomenologia dell’Immagine presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano: Teatro dell’irrappresentabile: arte=vita vita=arte

Bibbe Hansen, attrice, performer e musicista americana

Cathy Marchand, attrice del Living Theatre: Il mito millenario dell’Antigone

Girolamo De Simone, musicista, agitatore culturale, esponente delle avanguardie italiane legate alla musica di frontiera.

Ore 14:00 
Light Lunch

Ore 20:00 Palazzo Abbamonte Via Abbamonte, 16 – 84030 Caggiano (SA)
Concerto di Girolamo De Simone, Andrea Riccio, special guest Domenico Di Francia, su musiche di John Cage, Morton Feldman, Giuseppe Chiari e Girolamo De Simone

LUNEDÌ 15 LUGLIO 2024 
Archivi Living Theatre Caggiano
Palazzo Prospero Morone e Giuseppina Morone in Bonito Oliva
via San Pietro, 84030 Caggiano (SA)

Ore 11:00
Living Theatre Revisiting (Rivisitando il Living Theatre) Musiche ed Event score di John Cage, George Brecht, Al Hansen
A partire dal programma del celebre Concert of New Music, proposto a New York il 14 marzo del 1960, Girolamo De Simone, Francesco De Simone, Domenico Di Francia e Andrea Riccio attualizzano alcuni dei brani e delle tecniche che furono al centro di quello storico evento.

Al HansenBibbe’s Tao: “Un altro esempio è Bibbe’s Tao di Al Hansen. L’ho imparato nel 1963 da Dick Higgins e Alison Knowles, che descrivevano il pezzo in questo modo: a ciascuno degli interpreti viene dato un tovagliolo di carta, preferibilmente rosso. Lo usano come vogliono: lo strappano, lo piegano ecc. Da allora l’ho fatto inserire in diversi concerti dei Fluxus e sono sempre stato molto attento a procurarmi dei tovaglioli di carta rossi. Recentemente, nel novembre del 1992, Dick Higgins mi disse che il pezzo era stato originariamente eseguito con oggetti di scena del Living Theatre”.

George BrechtCandle-Piece for Radios: “Ci sono circa una volta e mezza più radio che artisti. Le radio sono posizionate nella stanza e accese al volume più basso. Ad ogni radio viene distribuita, scoperta, una pila di carte di istruzioni da un mazzo principale. Le luci della stanza sono spente. (Compleanno) Le candele vengono accese e distribuite agli artisti, ognuno dei quali posiziona una candela accanto a ciascuna pila di carte d’istruzioni. Dopo aver fatto questo, ogni artista si ritrova alla radio. Esegue le istruzioni fornite sulla prima carta, posiziona la carta in fondo al mazzo e procede verso un’altra radio, non occupata. Ciascun esecutore, quindi, esegue personalmente un’istruzione della carta e si reca ad un’altra radio. Lo fa finché non scopre che una carta è illeggibile o che la candela della radio è completamente spenta. In entrambi i casi, spegne la radio e, quando non ce ne sono più, torna al suo posto…”.

John CageImaginary Landscape No. 5: “Questo è uno spartito per effettuare una registrazione su nastro, utilizzando come materiale qualsiasi 42 dischi fonografici… Ogni unità grafica equivale a 3 pollici di nastro cioè a 1/5 di secondo. I numeri sotto le aree delineate si riferiscono all’ampiezza… La struttura ritmica è 5×5. Le grandi divisioni sono indicate da linee verticali attraverso i sistemi. Le piccole divisioni sono indicate da brevi linee verticali sotto i sistemi, seguite da una notazione che dà la densità di quella particolare piccola parte strutturale. Nella quarta grande divisione strutturale c’è il segno M—> I, che significa “Mobilità —> Immobilità”. Questo si riferisce al metodo di composizione per mezzo dell’I-Ching…”.

John CageSuite for Toy Piano: “Questa Suite, scritta per pianoforte giocattolo, può essere suonata anche su un normale pianoforte. È stata composta per una coreografia di Merce Cunningham intitolata “Diversion”: la struttura ritmica, quando la pulsazione è di 64 al minuto, è 7.7.6.6.4; e di 15 x 15 quando la misura è 2/2. Il diritto di orchestrare il pezzo è di Lou Harrison, che lo ha richiesto”.

BIO Allan Antliff (1957), Jeffrey Rubinoff Legacy Professor, Dipartimento di Storia dell’Arte e Studi Visivi, Università di Victoria, Canada, ha pubblicato ampiamente sull’anarchismo e sul suo impatto sulle arti. È direttore della rivista interdisciplinare Anarchist Developments in Cultural Studies e art editor della rivista britannica Anarchist Studies. Il suo libro in corso di pubblicazione, Aesthetics of Tension, esamina le correnti anarchiche nell’arte contemporanea.

Garrick Beck è nato nel Living Theatre di Off-Broadway, figlio dei suoi fondatori: Julian Beck e Judith Malina. Come attore bambino ha partecipato a numerose produzioni e ha imparato dai suoi genitori l’importanza di comunicare ideali sociali e politici attraverso le arti. Essendo liberi pensatori, i suoi genitori lo incoraggiarono a “fare di testa sua”. Così è emigrato nella West Coast americana ed è diventato un pioniere del movimento per l’alimentazione biologica, della silvicoltura sostenibile e dello sviluppo di programmi di giardinaggio scolastico per bambini. Ha impiegato la sua formazione teatrale per contribuire a creare e promuovere grandi eventi pubblici partecipativi come i Rainbow Gatherings, l’Amsterdam Cannabis Cup, il Concert for the Forest, l’Oregon Country Faire e il Vortex Festival, tra gli altri. Oggi è presidente del Consiglio di amministrazione del Living Theatre. Ha tre figli e vive a Santa Fe, nel Nuovo Messico.

Alvin Curran (Providence 1938), compositore e performer statunitense, è stato cofondatore, con Frederic Rzewski e Richard Teitelbaum, del celebre gruppo di free improvisation ‘Musica Elettronica Viva’, noto con l’acronimo MEV. Nel corso del suo percorso artistico ha conosciuto e collaborato con Cornelius Cardew, Giacinto Scelsi, Franco Evangelisti, Giuseppe Chiari, e molti altri protagonisti della scena musicale attiva a Roma a partire dagli anni Sessanta. Tra questi: Julian Beck e Judith Malina del Living Theatre, e compositori come Morton Feldman ed Elliot Carter.

Girolamo De Simone (Napoli 1964) vive e lavora alle pendici del Monte Somma, a ridosso del Vesuvio. Musicista e agitatore culturale, ha conosciuto personalità quali John Cage, Elliot Carter, Michael Nyman ed ha lavorato/interagito con Eugenio Fels, Luciano Cilio, Luc Ferrari, Vittorio Rieti, Pietro Grossi, Luciano Chailly, Giuseppe Chiari, Daniele Lombardi, Giancarlo Cardini, Enrico Cocco (…). Si è prodotto in performances che lo hanno visto affiancarsi ai Tuxedomoon (Napoli 2001), a Michael Nyman (Capri 2005) e a numerosi altri protagonisti della scena musicale italiana e internazionale.

Francesco De Simone (Massa di Somma 1998), ha studiato al Conservatorio di Napoli “San Pietro a Majella” conseguendo la Laurea in Musica Elettronica (I). Ha insegnato per il Teatro San Carlo di Napoli, e per il Liceo Musicale “Munari”. Ha collaborato a numerosi eventi musicali in qualità di compositore e performer di musiche elettroniche. Tra questi, l’opera La serva padrona di G.B. Pergolesi, in versione elettronica a Vigliena per le Officine San Carlo. Ha partecipato a numerose iniziative della Factory di musiche contemporanee “Konsequenz”, per la Fondazione Morra e per gli Archivi d’arte contemporanea dal Museo Casa Morra, Incontri di studio e formazione. Ha tenuto concerti per il Teatro Stabile di Innovazione “Galleria Toledo” di Napoli.

Domenico Di Francia (Pozzuoli 2003), ha studiato al Liceo Musicale “Margherita di Savoia” e al Conservatorio di Napoli “S. Pietro a Majella”. Ha collaborato con la Factory di musica contemporanea “Konsequenz” e con la Fondazione Morra, partecipando in qualità di pianista e compositore alle iniziative per commemorare Luciano Cilio. Si è esibito al Teatro Stabile d’Innovazione “Galleria Toledo”, al “Museo Nitsch – Fondazione Morra”, alla “Domus ARS” Centro di Cultura, alla “Città della Scienza” per l’Usr Campania, alla Chiesa Luterana di Napoli per la II Edizione del Festival pianistico di Siti Reali.

Romano Gasparotti, filosofo, saggista e, occasionalmente, performer; docente di Filosofia teoretica, di Estetica e di Teoria della danza, è autore delle seguenti pubblicazioni: Le forme del fare (con M. Cacciari e M. Donà), Liguori, Napoli 1987; Movimento e sostanza, Guerini, Milano 1995; Socrates y Platon, Akal, Madrid 1996; I miti della globalizzazione, Dedalo, Bari 2003; Figurazioni del possibile. Sul contemporaneo tra arte e filosofia, Cronopio, Napoli 2007; Filosofia dell’eros. L’uomo. L’animale erotico, Bollati Boringhieri, Torino 2007; L’inganno di Proteo. La filosofia come arte delle Muse, Moretti&Vitali, Bergamo 2010; Il quadro invisibile, Cronopio, Napoli 2015; L’opera oltre l’oggetto, Moretti&Vitali, Bergamo 2015; Shozo Shimamoto e l’esperienza artistica quale esperienza poetica del pensare, edizione italo-anglo- giapponese, Edizioni Morra, Napoli 2017; L’amentale. Arte, danza e ultrafilosofia, Cronopio, Napoli 2019; La danza profonda. Per una kairosofia del cogitare creativo, Edizioni Kaiak PJ, Pompei 2024).

Bibbe Hansen è un’artista visiva e performativa, poetessa e musicista. È figlia dell’artista Fluxus e Intermedia Al Hansen e madre del musicista pop Beck e dell’artista visivo Channing Hansen. Da giovanissima si è esibita nelle performance d’avanguardia (Happening) del padre in luoghi storici come La Mama, il Living Theater e la Judson Church, e all’età di 14 anni ha collaborato con Warhol nella famigerata Silver Factory. Dopo la morte del padre, ha fondato “The Al Hansen Archive” per continuare il suo lavoro; spesso tiene conferenze su Al Hansen e insegna ed esegue le sue performance d’autore.

Lorenzo Mango è Professore Ordinario per il ssd L-ART/05 Discipline dello spettacolo (settore concorsuale 10/C1 Teatro, musica, cinema, televisione e media) presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” dal 2005. Dal 1992 al 2005 è stato Professore associato nello stesso settore disciplinare presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e presso l’Università degli Studi di Salerno, presso cui, dal 1984 al 1992, ha ricoperto il ruolo di Ricercatore Universitario. È membro del Collegio di dottorato di ricerca in Studi letterari, linguistici e comparati dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” ed è stato Coordinatore del Dottorato di ricerca in Storia del teatro moderno e contemporaneo presso lo stesso Ateneo. Dal 2017 al 2020 è stato Presidente del Comitato tecnico scientifico del Sistema Bibliotecario di Ateneo (SIBA) dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e responsabile per l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” del progetto Share, il consorzio interuniversitario che riunisce l’Università “Federico II” di Napoli, l’Università “Parthenope” di Napoli, l’Università della Basilicata, l’Università del Sannio, l’Università di Salerno, l’Università “Vanvitelli” di Napoli, oltre all’Orientale di Napoli. È stato membro della Commissione per l’Abilitazione Scientifica Nazionale per il settore concorsuale 10/C1 Teatro, musica, cinema, televisione e media per l’anno 2012. È stato Presidente dell’Associazione dei docenti universitari di storia del teatro (CUT, Consulta Universitaria del Teatro). È Direttore del Dipartimento di teatro del Museo Laboratorio per l’arte contemporanea “Hermann Nitsch” di Napoli e consulente scientifico dell’Archivio del Living Theatre Napoli della Fondazione Morra. È co-direttore della rivista online “Acting Archives Review. Rivista di studi sull’attore e la recitazione”. È membro del comitato scientifico delle riviste “Drammaturgia”, “Mimesis Journal”. E’ membro della redazione degli “Annali di Filologia romanza” dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e dell’Editorial Board della rivista “European Journal of Theatre and Performance”. È stato responsabile nazionale del PRIN 2009 “Teorie della recitazione e nascita della regia. Archivio e catalogo critico delle fonti documentarie”. È responsabile nazionale del progetto PRIN 2022 “Una regia in transizione. Studio dei processi registici in Italia a partire dagli anni Novanta del Novecento. Catalogazione digitale del materiale documentario e analisi storica e critica”.
I suoi interessi di studio sono rivolti soprattutto al teatro moderno e contemporaneo, con una particolare attenzione ai processi di rinnovamento del linguaggio scenico, ai rapporti tra arti visive e teatro e alla dinamica problematica tra regia e drammaturgia. A questi temi di studio ha dedicato negli anni lavori di tipo più storiografico ed altri di natura più metodologica.

Cathy Marchand, allieva di Jean Louis Barrault al Théâtre d’Orsay, comincia il suo percorso artistico molto giovane grazie all’incontro con l’attore Pierre Clémenti, che la conduce a Roma all’incontro di Julian Beck e Judith Malina del Living Theatre: la Marchand voleva essere attrice e recitare Molière e Marivaux, ma, negli anni delle effervescenze politiche ed utopiche dell’epoca con il Living riesce a trovare la giusta chiave per unire il teatro e la politica. Gli incontri nella vita dell’attrice sono molto importanti, si passa da Pasolini, Sergio Citti, Gianmaria Volontè, Fellini e Dino Risi, con i quali lavora. Ultimamente l’incontro cinematografico con il musicista Franco Battiato, con il quale gira due i due film: “MusiKanten” con Alejandro Jodorowsky e “Niente è come sembra” (Rien est comme il semble). Alla morte di Julian Beck dopo la grande retrospettiva di New York dell’84 al Joyce Théâtre la Marchand rientra in europa e comincia a lavorare “en solitarie” cercando di trasmettere le proprie esperienze del Living alle giovani generazioni.

Andrea Riccio (Napoli 2001), pianista e performer, è ospite delle maggiori istituzioni musicali e artistiche, tra cui il Teatro San Carlo e la Sala Scarlatti di Napoli, il Festival dei due Mondi di Spoleto, lo Stiftung Mozarteum di Salisburgo, il Festival dell’Accademia Chigiana di Siena, il Kunst.Fest.Wäring di Vienna. Esplora format ai limiti dell’esperienza concertistica: in “Devi Morire”, insieme al pianista Marino Formenti, suona al Museo Nitsch – Fondazione Morra – per 12 ore di seguito. Nei suoi recital, drammaturgicamente impegnati, si susseguono interpretazioni innovative a partire dai repertori tradizionali fino a giungere alla proposta di musiche inedite.

Cristina Valenti, già titolare degli insegnamenti di Teatro Sociale e Storia del Nuovo Teatro presso l’Università di Bologna, ha diretto il Master in Imprenditoria dello Spettacolo e curato i progetti di riordino e digitalizzazione dell’Archivio Leo de Berardinis e dell’Archivio della Compagnia della Fortezza. È presidente dell’Associazione Scenario e direttrice artistica di Scenario Festival. È Consulente scientifica del Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna e dirige la rivista «Quaderni di Teatro Carcere». Fra le sue pubblicazioni Storia del Living Theatre. Conversazioni con Judith Malina (2018, nuova ed. aggiornata).

Fondazione Morra
Salita San Raffaele, 20/C
80136 Napoli
☎ +39 351 360 2409
☎ +39 0815640077
Email: info@fondazionemorra.org
Fondazione MorraFacebook: @archiviocasamorra
Instagram: @fondazione.morra
Youtube: @museonitsch

Prof. Pasquale Lettieri
Critico d’arte

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