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mercoledì, 17 Luglio, 2024

I BORGHI PRESEPIO: ultima puntata il magnifico Sud, patria di quest’arte tutta italiana

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di Martina Grandori

Il variopinto viaggio lungo lo Stivale è giunto alla sua terza puntata, il Sud Italia, ricchissima di luoghi eletti per quell’antica tradizione che è il presepio. 

La Campania in questo senso è un luogo d’elezione, Napoli nel Settecento fa scuola e le sue statuine diventano un simbolo del Natale, di un’arte oggi icona del Made in Italy del Sud. Qui ogni angolo di questi paesini è un inno a questa tradizione, tutti inerpicati sui monti, un dedalo fra viuzze, castelli e profumi, con doppia vista sul mare e la costa e un cielo blu dipinto sopra. Monteverde, Calitri, Capocastello, Sant’Agata dei Goti, Cusano Mutri, Atrani e Positano: sono solo fra i più famosi, la Campania è il luogo eletto per chi ha voglia di imbattersi in questi scrigni della cultura italiana. 

Dopo il film La passione di Cristo diretto da Mel Gibson nel 2016, la Basilicata è diventata una meta internazionale per tour alla ricerca di quegli scorci, di quei paesini abbarbicati sulle rocce. La zona fra Craco e Matera è da anni battutissima, ma anche Pietrapertosa, sulle Piccole Dolomiti Lucane, vale una visita. Una roccaforte di duemila anni fa, le piccole case contadine del borgo si incastonano nella roccia come un gioiello, tutte attorno alla fortezza saracena del IX secolo, anch’esso scavato nella roccia è un  capolavoro nella zona di Potenza insieme a Castelmezzano, altra meraviglia della zona. Le rocce modellate da secoli di pioggia hanno assunto forme particolari, ma soprattutto è la via di accesso a Castelmezzano che resta unica: una galleria scavata nella roccia alla fine di cui si spalancano gli occhi all’insegna del stupore.

In Calabria, Pendattilo, arroccato su una roccia a forma di mano, il Monte Calvario, è un caso sui generis: oggi conta solo 40 abitanti, ma grazie a dei progetti culturali Pentadattilo è come la Bella Addormentata che si sta lentamente risvegliando, merito anche di un’attività artigianale ancora autentica come l’incisione del legno con gli stessi coltellini usati dai pastori o di piccoli musei come quello del Bergamotto che conserva dei reperti della lavorazione di questo agrume tradizionale della provincia di Reggio Calabria.

In Sicilia, nella zona montuosa delle Madonie, Palermo, Petralia Sottana è un capolavoro. Da segnalare presso la Chiesa del Monte di Pietà il Petralilium in Praesepio, un’opera d’altissimo artigianato che riproduce in scala e su un’estensione di 100 metriquadrati scorci e monumenti di Petralia Sottana. Ma sono molti i gioielli architettonici di questa parte di Trinacria, da Polizzi Generosa con il suo abete, quello delle Madonie in estinzione, che cresce solo su questi monti ed è un po’ un simbolo di rinascita, al Castello di Sperlinga, una rocca che sembra tutt’uno con la cavità rocciosa e proprio per questo nei secoli è stata una proprietà inespugnabile. Ognuno di essi racchiude una storia, una cultura, una tradizione. E per concludere questo incredibile viaggio alla scoperta di alcuni fra i borghi più belli d’Italia, ecco Castelsardo, la perla dell’Anglona affacciata sul Golfo dell’Asinara. Questo angolo di Sardegna è considerato uno dei luoghi più suggestivi dell’isola. Arroccato, ha  un castello medioevale appartenuto ai Doria da cui si gode una vista mozzafiato sul Golfo e il gioco di insenature seduce. Ma Castelsardo c’è anche una solida tradizione dell’intreccio di materiali naturali locali come la canna, la disa, il giunco e molti altri ancora in nome di un vero artigianato autoctono che insieme danno vita al Museo dell’Intreccio del Mediterraneo.

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