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martedì, 16 Luglio, 2024

Sessualità aperta, il dettagliato racconto di una scambista

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Ogni famiglia ha i suoi piccoli segreti e tra quelle che vengono definite “famiglie normali” ce ne sono alcune che nascondono uno dei segreti ormai più diffusi nei nuclei famigliari.
Abbiamo incontrato una donna partenopea che, per privacy, chiameremo Elena e che ringraziamo per la sua testimonianza, questo è quello che è emerso dalla nostra conversazione.

Elena e il marito sono sposati da circa 7 anni, genitori di due bambini piccoli, conducono una vita simile a quella di tante altre coppie, entrambi lavorano e i bambini frequentano con regolarità la scuola. –”Il nostro piccolo segreto”- così come definito da Elena –”si nasconde sotto le lenzuola. Io e mio marito siamo scambisti, abbiamo iniziato il nostro gioco erotico con piccoli scherzi e provocazioni che ci hanno condotto ai primi incontri extraconiugali”.

Elena prosegue: -“All’inizio ero terrorizzata e preoccupata, ma al termine dell’incontro ero al settimo cielo.” Ci ha poi raccontato dove avvengono gli scambi, spiegandoci che il più delle volte le coppie si incontrano direttamente nei club privè, dove avviene un vero e proprio mercato del sesso e ogni coppia sceglie con chi interfacciarsi.

Elena spiega che ciò avviene proprio per mantenere vivo il matrimonio, poiché con il tempo la sessualità rischia di diventare una vera e propria routine. In questo modo, invece, con un pizzico di perversione, si rende ogni giorno diverso da quello precedente, il sesso non è più una routine o un’azione obbligata, ma diventa un vero e proprio divertimento.
Gli scambi di coppia, a detta della stessa Elena, sono ” un collante per la coppia”.

Alla nostra domanda: “Non avete paura di essere scoperti?” Elena risponde: -“Assolutamente sì! Per noi questa è una vera e propria missione di vita, nessuno dovrà scoprire il nostro segreto e ognuno di noi instaura con le altre persone che frequenta un rapporto di totale fiducia e intimità.

Nel ringraziare Elena per la sua testimonianza, anche lei esprime a noi la sua gratitudine per averle dato la possibilità di raccontare una forma alternativa di sessualità.
Per lei è importante far passare il messaggio di come determinate scelte possano far superare gelosia, inibizione e paure di chi il più delle volte si tortura perché vorrebbe provare ma non hai il coraggio di farlo. “Bisogna liberare queste persone dal peso del giudizio della società”, conclude Elena.

di Daniela Buonocore

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