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venerdì, 26 Aprile, 2024

REGIONE LOMBARDIA: AL VIA LA XII LEGISLATURA, MA NON MANCANO LE POLEMICHE

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Pronti, partenza…via! Il 15 marzo si terrà il primo consiglio regionale dopo le elezioni in Lombardia. In attesa di dare il via alle danze, facciamo un punto su quelli che sono i presupposti di partenza, cominciando dai criteri che hanno portato alla formazione della nuova giunta. Quest’ultima viene composta tenendo conto delle competenze degli uscenti, della necessità che ogni territorio della regione abbia un suo rappresentante e, chiaramente, dei risultati delle elezioni. Non dovrebbero quindi esserci sorprese, ma la verità è che qualche colpo di scena c’è sempre.
Giulio Gallera, nonostante le numerose polemiche sorte nei primi tempi della pandemia, farà parte di questa XII legislatura, prenderà infatti il posto di Gianluca Comazzi, nuovo Assessore al Territorio e Protezione Civile. Marco Bestetti, nonostante sia una new entry in Fratelli d’Italia, non smentisce i risultati delle amministrative, quando ancora militava nel partito del Cavaliere ed entra in consiglio grazie allo slittamento di Marco Alparone, che oltre a soffiare la vicepresidenza a Romano La Russa, diventa anche Assessore al Bilancio. 

A creare più scompiglio è però il nuovo Assessore alla Cultura, tale Francesca Caruso, nome inaspettato per ricoprire il ruolo designato, soprattutto considerando il suo predecessore, Stefano Bruno Galli, docente universitario. L’Assessore rilascia le sue prima dichiarazioni: “voglio creare e coordinare un Comitato di Saggi con l’obbiettivo di rappresentare nel migliore dei modi ogni segmento della cultura e poterla valorizzare a livello regionale.” 
Francesca Caruso è un avvocato, ormai ex assessore alla Sicurezza nella giunta di Gallarate. Difficilmente comprensibile è il suo nuovo incarico, che lei stessa cerca di giustificare con parole che non risuonano troppo rassicuranti: “un pizzichino di cultura in casa l’ho masticata anche io. Mio zio – che nella realtà dei fatti è poi un prozio- era il grande sassofonista Fausto Papetti.” Chissà cosa ne penserebbe Vittorio Sgarbi, in lizza anche lui per lo stesso assessorato, di quel “pizzichino”.

Dalle fila dell’opposizione, Pierfrancesco Majorino non tarda ad esprimere la sua opinione: “una giunta molto maschile e che vola basso. La Russa, quello dei saluti romani, rimane assessore- sarà la meritocrazia.” Lo stesso La Russa tirato in causa dall’esponente del Pd, parla invece di una giunta più forte mai, proprio grazie all’alto numero di esponenti di Fratelli d’Italia.

Nel frattempo, Attilio Fontana è indagato nell’inchiesta in merito alla gestione della prima fase di pandemia a Bergamo, e questo non peserà poco sulle spalle della nuova Giunta, qualunque sarà il decorso giuridico.

Insomma, a questa legislatura non mancherà il pepe, ora c’è solo da aspettare per vedere quanti e quali saranno i pretesti per muovere guerra all’opposizione e quanti e quali le battaglie, serie e necessarie, verranno portate fino in fondo.

di Susanna Russo

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