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mercoledì, 17 Luglio, 2024

Parco degli Astroni in fiamme: colpa dei fuochi pirotecnici. Scoperti i colpevoli

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di Daniela Buonocore

Domenica scorsa, dopo le 23:00, un rogo di grandi dimensioni si è sviluppato in breve tempo lungo il cratere degli Astroni, provocando una grande nube bianca che si è estesa su una buona parte del territorio. Ore di lavoro pesanti, quelle vissute dai vigili del fuoco, che hanno dovuto domare l’incendio protrattosi per tutta la notte. Quello che inizialmente sembrava un incendio naturale, non è però così apparso inizialmente agli occhi del gruppo forestale dei carabinieri, che l’hanno nell’immediato etichettato come incendio volontario. Militari e forestali hanno pertanto avviato indagini in merito all’accaduto. Le inchieste proseguite per tutta la settimana hanno infatti dato un volto ai colpevoli dell’incendio del cratere e la motivazione del disastro. L’oasi naturalistica del WWF è’stata incendiata a causa dell’utilizzo dei fuochi d’artificio sparati dal parcheggiatore e dal titolare di un prestigioso ristorante per cerimonie che poco dista dal cratere stesso. Quello che è accaduto è ciò che i cittadini denunciano da tempo, non è la prima volta infatti che, al termine delle cerimonie, vengano sparati incessanti batterie di fuochi d’artificio che rischiano di provocare seri danni all’ambiente, oltre che causare inquinamento acustico. Questo è ciò che è accaduto domenica scorsa dopo le 23 quando, 9 batterie di fuochi d’artificio, al termine di una cerimonia, hanno illuminato il cielo del cratere degli Astroni. I razzi, partiti esattamente dal parcheggio di una villa per ricevimenti, non hanno seguito tutti il verso giusto, cambiando, come spesso accade, la traiettoria durante il percorso, colpendo cosi gli alberi della riserva naturale protetta. Da lì a poche ore iniziano ad arrivare le denunce, mentre 50 ettari di macchia mediterranea andavano in fiamme, tra alberi di varie specie e vegetazione spontanea. Tali festeggiamenti, hanno provocato un grave danno al Polmone Verde e hanno avuto anche un impatto economico, poiché, per domare le fiamme, sono stati utilizzati 5 elicotteri, 70 autobotti, 7 veicoli da soccorso, 2 canadair e 66 uniformi tra carabinieri, vigili del fuoco e dipendenti della Regione Campania. Fortunatamente attraverso le immagini di videosorveglianza che sono state raccolte in zona, e alle testimonianze delle persone del posto, i militari e i forestali di Napoli e Pozzuoli, sono riusciti così ad identificare e denunciare chi ha utilizzato quella sera le batterie. Due i responsabili dell’accaduto, un parcheggiatore abusivo 33enne di Pianura ed un altro di 63 anni, titolare del locale. Entrambi dovranno rispondere di concorso in incendio boschivo, mentre le batterie utilizzate sono state sequestrate, ovviamente per ulteriori provvedimenti entrerà poi la procura di Napoli nel merito. Associazioni ambientaliste, animaliste e cittadini semplici, chiedono che l’utilizzo dei fuochi d’artificio venga definitivamente bloccato. Purtroppo in quella zona, dove i ristoranti fanno da contorno alla bellezza del parco naturale del WWF, l’utilizzo dei fuochi d’artificio è ormai di routine, ma non non si può rischiare che pochi minuti di abbellimento folcloristico possano illuminare ettari di patrimonio ecologico più di quanto illuminino il cielo. I cittadini, in accordo con le associazioni, hanno pertanto richiesto il tempestivo intervento delle autorità locali, e l’aumento della sorveglianza, affinché situazioni come queste non debbano più ripetersi.

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