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mercoledì, 17 Luglio, 2024

MARO', INTERVISTA A CARLO FIDANZA. L'opinione dell'europarlamentare nell'intervista rilasciata a La Critica Radio

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Giovedì sera la seconda puntata  de “il Bombarolo”, in onda su La Critica Radio ha avuto come tema l’annosa situazione dei nostri Marò detenuti in India; a tale proposito ho pensato di intervistare  un politico che da due anni segue da vicino la vicenda per sapere direttamente da lui i fatti e poterli spiegare con parole semplici ai nostri ascoltatori.

Se la politica risulta spesso lontano dai cittadini e può sembrare un modo lontano anni luce dalla realtà, ci pensa Carlo Fidanza, europarlamentare capogruppo di Fratelli d’Italia invece a farci ricredere già dall’inizio della telefonata “scusa Massimiliano avevo il cellulare scarico, saluto Giorgia (Meloni) e sono tutto per voi”.

Inarrestabile Carlo Fidanza che in 25 minuti di collegamento ci ha parlato non solo del caso Marò ma anche dell’intera situazione politica italiana e dei prossimi scenari con anche una esclusiva  importante in vista delle prossime elezioni europee.

Carlo-FidanzaOvviamente la prima e più importante domanda non poteva che riguardare le sorti dei nostri fucilieri, sorti ancore incerte e che preoccupano un po’ tutti noi, ma ci pensa subito Carlo a fugare il nostro primo dubbio “dopo due anni c’è stato un risveglio anche da parte del nostro governo, risveglio dovuto alla minaccia da parte dell’india di processare i nostri ragazzi secondo una legge che prevede anche la pena di morte, legge che verrà comunque utilizzata ma grazie alla applicazione di alcuni cavilli giuridici non sarà presa in considerazione la pena di morte anche se verranno incriminati come terroristi, quindi di fatto il nostro Paese diventa uno stato terrorista”; si ricordano anche gli innumerevoli errori che sono stati commessi sin da subito a cominciare dall’ordine di far rientrare la petroliera Enrica Lexie in porto invece che di farla allontanare, trovandosi di fatto in acque internazionali o quando si sono rispediti i ragazzi in India dopo il rientro in Italia senza in alcun modo utilizzare nessun tipo di escamotage per trattenerli “sarebbe bastato attivare la magistratura militare italiana per iniziare un procedimento nei loro confronti e quindi di fatto sollevare un conflitto di giurisdizione internazionale”, piuttosto che “risarcire le famiglie dei pescatori, che può essere vista come una ammissione di colpa”.i

l mio pensiero va alle organizzazioni internazionali di cui facciamo parte e al diniego di Ban Ki Moon di portare il caso di fronte all’assemblea dell’ONU, piuttosto che all’eventuale interessamento da parte della NATO; chiedo cosa sta facendo l’Unione Europea e come Barroso intende affrontare la cosa. Pronta la risposta di Fidanza che ci spiega di come sia il presidente Barroso che la Ashton rappresentante internazionale per la politica europea si siano finalmente attivati in tal senso, dopo mesi di silenzio dettati, come dice proprio lo stesso Barroso al nostro Fidanza che lo incalza, dalla “non chiara volontà del nostro governo su come agire”, responsabilità da ricondurre sia al governo Monti in primis che a quello Letta successivamente. Mi aggancio a quest’ultima cosa e non posso non chiede quindi, uscendo per un attimo dal tema Marò, che cosa sta succedendo in Italia, dove Renzi si appresta a diventare 

Presidente del Consiglio “è già la terza volta che a scegliere non sono più i cittadini: la prima con Monti, la seconda con Letta e la terza con Renzi, siamo in una sorta di democrazia sospesa che ha un garante al quirinale che fa fare tutto quello che vogliono” ci risponde l’europarlamentare e parlando di fantapolitica e di eventuali piani interni del PD per bruciare il sindaco di Firenze, non si può che concordare tutti di come le innumerevoli correnti interne del partito riescano sempre a distruggere i prodotti dettati da logiche intestine e non dal voto dei cittadini “ogni volta che sono andati al governo sono risusciti a fottersi da soli” incalza il co-conduttore Mauro Ferranti, “l’abbraccio della mantide religiosa” è la traduzione di Fidanza che completa questo discorso con la prima sorpresa per gli ascoltatori “questo improvviso cambio di programma di Renzi, che ha sempre detto di non voler sostituire Letta, lo si può ricondurre evidentemente a pressioni ricevute da poteri forti, poteri economici che lo hanno costretto, altrimenti non si capisce questa forzatura non necessaria, potendo lui portare avanti le riforme benissimo come segretario del partito e condizionando l’agenda di Letta”. Una analisi sicuramente interessante che ci permette di valutare l’intera questione con tutto un altro occhio e che ci da delle spiegazioni sicuramente più valide che non il semplice desiderio di apparire o l’ambizione personale del toscano.

L’argomento volge sulla proposta della legge elettorale Berlusconi-Renzi, che prevede soglie percentuali per entrare in parlamento che non permetteranno più a nessuno oltre che ai due partiti di maggioranza di avere dei rappresentanti e del fatto che la stessa proposta preveda di fatto un “fagocitamento dei partiti più piccoli, poiché se esiste un partito con il 20-22% e tre partiti minori con il 4,49%, non solo dei tre non entra nessuno, ma permette al partito più grande di avere un premio di maggioranza che lo porta al 55%, proposta che se dovesse diventare legge, non potrebbe che essere incostituzionale così come la precedente” ed incalza ancora Fidanza “una legge truffa, ma non solo, ora che Renzi diventerà presidente del consiglio, la riforma elettorale passerà in secondo piano, in quanto una volta fatta si è pronti per andare alle elezioni e questo non è quello che desidera, volendo lui portare a termine la legislatura… la riforma vedrete che slitterà molto in avanti..”.

Sullo scenario del futuro delle coalizioni è evidente che Fratelli d’Italia non potrà che schierarsi con Forza Italia ma proprio su questo Fidanza ci da una importante “anteprima” “abbiamo avuto come Fratelli d’Italia il diritto di utilizzare il simbolo di Alleanza Nazionale e quindi avremo alle prossime elezioni europee la nascita di un nuovo soggetto che si chiamerà Alleanza Nazionale-Fratelli d’Italia che correrà da solo essendoci un proporzionale puro, senza alleanze, proponendo quindi un partito identitario, sovranista che è quello che serve in un momento dove la sovranità nazionale del nostro paese è annullata e umiliata…non solo questo serve per mettere le basi per un nuova coalizione di centrodestra, non è più scontato che si vada tutti insieme, mettendo la condizione che il leader del centrodestra venga selezionato con le primarie, cosa  che già chiedemmo a Berlusconi lo scorso anno”.

Staremmo ore ad ascoltare Carlo Fidanza che è un fiume in piena, ci spiega davvero con parole semplici adatte anche all’UDS (uomo della strada) la politica, ci parla di partecipazione dei cittadini, di primarie interne di partito, ma la trasmissione è in chiusura e per un attimo torniamo ai Marò con la sua provocazione di non far partecipare l’India al prossimo EXPO2015 se non ci sarà una soluzione alla vicenda “la mia vuole essere una provocazione ma nemmeno tanto, infatti si sta discutendo in sede europea di sospendere le trattative economico commerciali con l’India essendo i due militari cittadini europei, ed essendo stata di fatto l’Italia considerata uno stato terorrista, sospensione che dovrebbe avvenire fino a quando non viene concesso un giusto processo in patria”.

Il tempo è finito, giusto un ultima battuta sul fatto che il governo indiano  ha negato a Carlo il visto per andare “a proprie spese” a trovare i nostri ragazzi “almeno mi restituissero il passaporto, se lo tengono ben stretto, avessero il coraggio di dire che non sono gradito invece di additare la burocrazia, almeno avrei l’onore di sapere di non essere voluto in uno stato che ci considera dei terroristi”…gli ricordo che forse l’incursione per protestare alle feste celebrative a Milano nei giorni scorsi da parte sua e di altri esponenti di Fratelli d’ Italia forse non è stata così apprezzata dagli indiani al contrario nostro.

Non potevamo non concludere le trasmissione che con l’inno Italiano “la canzone più bella che ci sia dice Ferranti”, darci la buonanotte e riflettere su quanto detto dall’europarlamentare, ringraziandolo per una volta di averci fatto partecipi di cosa succede nei palazzi, di cosa succede in Europa. Questo dovrebbe essere anche uno dei compiti dei politici: rendere conto ai cittadini di cosa stanno facendo di come stanno portando avanti il mandato ricevuto e per questo ringraziamo Carlo Fidanza che ha accettato di raccontarci tutto in una piacevole chiacchierata sulla nostra web radio emergente. Stay Tuned, è solo l’inizio…

Massimiliano Russo

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