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giovedì, 25 Aprile, 2024

LOMBARDIA: ELEZIONI REGIONALI. In attesa della nuova Giunta Fontana

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Sono passate due settimane dacché i cittadini lombardi si sono recati alle urne per decidere se lasciare la Regione nelle mani di Attilio Fontana o se cederla al suo principale, ma piuttosto innocuo, rivale, Pierfrancesco Majorino.

Come fu per le Amministrative nel capoluogo lombardo, per le Politiche nell’intera nazione, anche queste regionali avevano un esito già scritto, quasi incontrovertibile, e così il rappresentante della Lega, senza troppi sforzi, si è portato a casa altri cinque anni da Governatore.

Data la poca sorpresa generata da questa notizia, proviamo ad andare un po’ più a fondo, analizzando i risultati elettorali più nel dettaglio.
Fontana ha vinto con il 54,7% dei consensi, seguito, non senza un certo distacco, da Majorino. 

In coda vi è la scommessa persa di queste elezioni, Letizia Moratti. Insieme a lei l’esperimento di un partito centrista che accolga insoddisfatti da ogni dove e realizzi alleanze più di forma che di sostanza, fallisce miseramente, smentendo quello che, a fronte dei risultati delle politiche dello scorso settembre, sembrava essere un inizio niente male. 
Mara Ghidorzi, candidata di Unione Popolare, non pervenuta.

La sinistra incassa, un’altra volta, si interroga su quale atto rivoluzionario possa trarla in salvo, se un cambio nome, o forse, più probabilmente, un cambio di rotta. Prova a dirottare l’attenzione sull’alto tasso di astensionismo, d’altra parte in Lombardia ha votato il 41,7% degli elettori, ma questa non può comunque bastare come giustificazione, perché di quel 41%, più della metà ha comunque espresso un voto a favore dell’acerrimo rivale.

Il candidato del PD non demorde e prova a rilanciare così: “c’è però un aspetto molto particolare, che, specie di fronte al crollo della partecipazione, dobbiamo coltivare con cura. E’ il consenso raccolto tra le ragazze e i ragazzi”. Majorino cerca di fare leva sugli exit poll che analizzano i risultati elettorali differenziando le fasce d’età. Il candidato primeggia in un’unica fascia, quella che raccoglie i giovani tra i 18 e i 34 anni. A separarlo dai candidati di centrodestra, in questo caso, c’è poco più di 1 punto…premio di consolazione non troppo gratificante, ma comunque sbandierato sui social come importante risultato.

Concentriamoci adesso sul centrodestra: Fratelli d’Italia si riconferma e consolida la sua supremazia a 5 mesi dalla vittoria alle politiche. La Lega fatica a difendersi, si nasconde dietro la vittoria della coalizione, ma da ormai troppo tempo trascina in sé e con sé malcontento e risultati fallimentari, riducendosi ad essere poco più che l’ombra del partito capitanato dall’attuale Presidente del Consiglio. Forza Italia non si rialza ed arranca insieme al suo leader. D’altro canto, però, è questa un’occasione per il centrodestra per dimostrare che la coalizione non vacilla e che non è ancora tempo per le fratture interne tanto attese dall’opposizione

Sono adesso in corso le trattative per la formazione della nuova Giunta Fontana e la composizione del nuovo Consiglio Regionale e qui si aprirà un altro saliente capitolo.

di Susanna Russo

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