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LA SCUOLA DEL FUTURO SECONDO XAVIER NIEL

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“École 42” potrebbe essere uno degli esperimenti più ambiziosi di sempre in materia di istruzione tecnologica. Non ha insegnanti, libri, dormitori, palestre, laboratori, centri studenteschi e soprattutto rette.

E tuttavia permette agli studenti di diventare ingegneri informatici altamente qualificati, passando attraverso un intensivo programma triennale, progettato per insegnare loro tutto quello che c’è da sapere per divenire programmatori d’élite. La scuola, ubicata in un antico edificio governativo utilizzato per formare gli insegnanti (ironia della sorte), è stata ideata e fondata da Xavier Niel. Il fondatore e proprietario di maggioranza della FREE ISP francese. Per quanto non sia ben noto al di fuori dello stato transalpino, in Francia è letteralmente venerato come uno dei più grandi imprenditori del paese. Niel ha fondato “École 42” con una donazione personale a fondo perduto di 70.000.000 €. “Ho fatto un sacco di soldi e voglio dare qualcosa di nuovo al mio paese”, ha spiegato. L’idea di base della scuola è quella di riunire tutti gli studenti (da 800 a 1.000 l’anno) in un’unica struttura nel cuore di Parigi, dare loro Mac con schermi di dimensioni impressionanti, e lanciare sfide di programmazione sempre più difficili di tipo “PASS-FAIL”. Il 40 per cento degli studenti non ha nemmeno finito il liceo. Altri hanno lauree prestigiose, Stanford, MIT, Harvard. Ma École 42 non si preoccupa assolutamente del loro background. L’unico requisito è che siano tra i 18 ei 30 anni, e siano fortemente motivati. “Noi non vogliamo sapere nulla di ciò che hanno fatto prima”, prosegue Niel.

Tutti i progetti della scuola sono di tipo collaborativo, in questo modo gli studenti si organizzano in squadre da due a cinque persone per cercare di portare a termine i vari compiti assegnati, sfruttando le conoscenze di tutti. A prima vista, le aule sembrano locali industriali, ma ad uno sguardo più attento è chiaro che il layout è stato appositamente progettato per facilitare la collaborazione tra piccoli gruppi, con i monitor sfalsati in modo che gli studenti possano facilmente comunicare tra di loro. I ragazzi possono andare e venire a loro piacimento; La scuola è aperta 24 ore al giorno e dispone di una caffetteria ben arredata nel seminterrato. Gli studenti condividono tutto il loro codice su Github, comunicano tra loro, e gestiscono il flusso di sfide e prove, tramite l’intranet della scuola.

L’approccio senza insegnanti ha un senso, in quanto quasi tutto ciò che c’è da sapere sulla programmazione si trova oggi, gratuitamente, su Internet. Persone motivate possono facilmente “insegnare a se stessi” qualsiasi linguaggio di programmazione in pochi mesi di intenso lavoro. Niel dice che alcune prestigiose università hanno già manifestato grande interesse per l’approccio innovativo della scuola. E il progetto potrebbe presto travalicare i confini della capitale francese. La Francia ha già un’ottima reputazione in campo informatico, e se École 42 riuscisse ad aggiungere ogni anno, un migliaio di ingegneri informatici al mix, si potrebbe accelerare in maniera esponenziale la competitività di questo paese nel settore tecnologico. Questo nuovo modello di scuola costringerà molte università a fare uno sforzo in più per giustificare le altissime rette…

Tommaso Cornelli