8.1 C
Milano
giovedì, 25 Aprile, 2024

LA BATTAGLIA PER LE PARTITA IVA. L'intervista ad Andrea Bernaudo

- Advertisement -spot_imgspot_img
Annunci sponsorizzatispot_imgspot_img

bernaudo andreaAbbiamo letto in questi giorni della sua iniziativa organizzata di Soccorso Azzurro Partite Iva sulla questione del solve et repete, intanto che cos’è “Soccorso Azzurro Partite Iva”?

Il Soccorso Azzurro è un articolazione del movimento Forza Italia riconducibile all’organizzazione dei club Forza Silvio guidati dal dott.re Marcello Fiori che sta facendo un gran lavoro sul territorio. Nell’ambito di questa organizzazione territoriale nazionale di Forza Italia io mi occupo dei lavoratori autonomi, dei professionisti, delle ditte individuali e delle imprese, in una parola delle partite IVA.

Com’è oggi la situazione delle partite Iva con il governo Renzi dopo Letta e Monti?

Renzi per la sua appartenenza politica e culturale si colloca in perfetta antitesi rispetto ai lavoratori autonomi. Ha impiantato la sua ascesa sui lavoratori dipendenti con il bluff degli 80 euro, che poi ha richiesto con gli interessi con le tasse sulla casa, con i balzelli su sigarette e benzina e con altre tasse. L’unica cosa che è stato in grado di fare per i lavoratori indipendenti è provare a distruggere le partite IVA più deboli, i giovani ed i precari aumentando del 300% la pressione fiscale e le aliquote INPS già a quasi il 30%, che andrebbero viceversa drasticamente diminuite. Dopo che, anche grazie alle nostre continue pressioni sui social, a qualcuno che in parlamento se n’è accorto ed anche ai giornali, che hanno cominciato a sottolineare l’assurdità della riforma del regime dei minimi per le partite IVA  proposta dal governo, Renzi allora è stato costretto a correre ai ripari. In sintesi non ha fatto un tubo, ha rinviato di un anno il massacro delle giovani partite IVA con il suo nuovo regime dei minimi che, tecnicamente, strozza sul nascere chiunque vorrà aprire una partita IVA e chiunque vorrà provare a farcela in questo paese, nonostante lo stato. Questo è Renzi un baro che ha venduto come un successo politico la sua marcia indietro sulle partite IVA, per ripristinare la situazione quo ante, rinviando il massacro di un anno.

Per il centro destra la battaglia della difesa dei lavoratori indipendenti deve rimanere un priorità ?

Se Forza Italia non torna ad essere il partito delle partite IVA non potrà recuperare il consenso perduto. Escludendo le società, le partite iva in Italia sono quasi 4 milioni, dietro le partite IVA vivono circa 12 milioni e mezzo di persone. Un elettorato che ha sempre visto in Silvio Berlusconi il leader più vicino, per la sua storia e per il programma, ma il riferimento è la Forza Italia del ’94. Occorre semplicemente recuperare quel programma e torneremo a vincere. In molti oggi nel centrodestra parlano di partite IVA, ma con slogan e facile propaganda. Non sento proposte, ma molta demagogia. Noi cerchiamo, invece, di fare poche chiacchiere e portiamo avanti idee e proposte concrete.

 Tornando alla sua iniziativa cosa riguarda la questione solve et repete

Il nostro obiettivo è porre fine al massacro dei lavoratori autonomi delle ditte individuali e delle imprese. Lo Stato non può continuare a incassare soldi con avvisi di accertamento tributario che, anziché garantire il contribuente, sono immediatamente esecutivi e che tecnicamente costituiscono una preventiva sentenza di condanna”. “Ad un esame di merito risultano infondati nel 55% dei casi e le somme coattivamente riscosse sono una vera e propria estorsione di Stato. In uno Stato di diritto il cittadino/contribuente non può esser considerato come un presunto colpevole. La riscossione forzata dei tributi in Italia si regge su un istituto, il solve et repete, che risale allo Statuto Albertino e che è stato già dichiarato incostituzionale dalla Consulta nel 1961. La nostra è una battaglia di civiltà giuridica e culturale per la riforma del processo tributario, per un nuovo patto tra Stato e contribuente e per la costruzione di uno statuto delle partite IVA, che sono attualmente allo stremo”.

Cosa proponete verso questo infernale meccanismo fiscale dei piccoli e medi imprenditori?

Abbiamo scritto e pubblicato sulla nostra pagina Facebook SOS partita IVA una proposta di legge molto chiara che elimina questo istituto folle e fa slittare la riscossione, in caso di ricorso al giudice tributario da parte del contribuente, alla sentenza di primo grado, ma solo per una parte, visto che c’è il secondo grado e la cassazione. Non si capisce perchè in Italia un indagato per omicidio sia giustamente considerato un presunto innocente ed un contribuente che lavora 13 ore al giorno per sbarcare il lunario, invece, un presunto colpevole. È una follia e la elimineremo per ripristinare lo stato di diritto anche per i contribuenti italiani.

Come vi state organizzando?

Faremo pressione, ogni giorno affinché questa proposta sia portata avanti in parlamento, ti do una notizia di queste ore: la proposta è già arrivata in senato. Sul web per aderire e fare pressione occorre sostenere la pagina dell’associazione SOS partita IVA che con il suo centro studi ha scritto con me la proposta di legge per abolire questo istituto folle da stato totalitario di polizia tributaria. Registriamo il sostegno di Tea Party Italia e ne siamo orgogliosi, è con noi in prima fila e non posso che ringraziarli, perchè stiamo effettivamente ottenendo importanti risultati dopo la loro adesione. Si sono uniti anche gli amici di Rete Liberale che hanno sempre avuto i diritti del contribuente nel loro dna. Ora vedremo come organizzarci e coordinarci al meglio.

Il centro destra sta rispondendo a questa vostra iniziativa?

Abbiamo segnali importanti da Forza Italia e siamo contenti che il sostegno provenga dalla parte più movimentista ora ci aspettiamo un sostegno organico del partito.

Per il prossimo futuro, come soccorso Azzurro Partite Iva, farete altre battaglie?

Innanzitutto andiamo per obiettivi. Eliminare il solve et repete è un risultato fondamentale, perchè cambierebbe il rapporto tra stato e contribuente, ristabilendo un equilibrio essenziale. Poi occorre metter mano ad una riforma quadro del lavoro autonomo, con un attenzione particolare anche al lato previdenziale, attualmente del tutto iniquo e folle per le partite IVA. Dobbiamo scrivere una riforma che sia un vero e proprio statuto delle pertite IVA e a fare tutto questo saremo noi.

Max Buonocore

- Advertisement -spot_imgspot_img
Massimiliano Buonocore
Massimiliano Buonocore
Editore, Direttore Responsabile

Ultime notizie

- Advertisement -spot_img

Notizie correlate

- Advertisement -spot_img