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giovedì, 25 Aprile, 2024

BERLUSCONI PARLA A MILANO. Presenta i candidati e poi a tutto campo su politica, economia ed Europa

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 “Dobbiamo prendere indietro i 50 miliardi che sono stati trasferiti dalle nostre tasche a quelle dell’Europa”. Lo afferma Silvio Berlusconi alla presentazione di Forza Italia per le elezioni europee. “Per questo dobbiamo cambiare il regolamento, come il Fiscal compact e il tetto del 3% sul deficit-Pil”, ha aggiunto. “Per farlo c’è bisogno di avere una rappresentanza forte in Europa, qualcuno che sappia sbattere i pugni sul tavolo”, ribadisce.

Secondo Silvio Berlusconi bisogna rivedere il Fiscal compact e il limite del 3% tra il debito e il Pil che considera “antistorici”.”Chiediamo una moratoria – ha aggiunto – rispetto a queste decisioni antistoriche”.

“Le riforme che arrivano non sono le riforme del signor Renzi ma le nostre riforme”, ha proseguito Berlusconi, rivendicando che “se c’è qualcuno che da vent’anni chiede e vuole fare le riforme, questo si chiama Forza Italia, si chiama Silvio Berlusconi”. “E’ fuori dalla realtà” quindi “chi dice che noi non vogliamo le riforme”. 

Per l’Italicum “abbiamo detto sì, ma la legge che sta venendo fuori è molto peggio del Porcellum”. Lo ha detto il leader di Fi, Silvio Berlusconi, ricordando che la legge elettorale “non è una riforma costituzionale” e aggiungendo che “se si andasse al ballottaggio tutti i voti dei Cinque stelle andrebbero alla sinistra”. 

“Sulla riforma del Senato ci siamo ma vogliamo discutere come farla”. Così ha ribadito il leader di FI, spiegando di aver accettato un Senato meno costoso con membri non eletti e di aver proposto che non voti la fiducia. “Siamo in linea con questi tre elementi – ha detto – e vogliamo mantenere fino in fondo l’impegno”. Ma quando è arrivato il progetto del Governo che riduce “il Senato a un dopolavoro dei sindaci in gita turistica a Roma a noi e’ parso che fosse fuor di ragione.

L’Italia è ormai governata da esecutivi non eletti dal popolo e neanche Renzi è stato eletto, “non era nemmeno candidato alle elezioni nazionali ed ha portato persone sconosciute nella squadra di Governo”. Ciò non può “essere considerata una democrazia”. “Bisogna sperare – ha aggiunto – di andare al più presto alle elezioni e per questo ci vuole una nuova legge elettorale. E l’impegno è per la nuova legge elettorale”.

Silvio Berlusconi ha elencato tutte le riforme che considera “necessarie al Paese” che sono da portare avanti: quella dell’assetto istituzionale, della burocrazia, del fisco e della Giustizia “che il Governo ha annunciato per giugno” ed ha ipotizzato che le battaglie da fare per la riforma della Giustizia saranno cruente”.

Berlusconi ha ripetuto la scena dei “Kapo” nei confronti di Martin Schulz invitando a non votare la sinistra e quindi lui per la presidenza della commissione Ue. “Non volevo offenderlo – ha detto riferito all’episodio del 2003 all’Europarlamento – ma apriti cielo perché i tedeschi, per loro, i campi di concentramento non sono mai esistiti”.

Non ha mai citato il Nuovo Centrodestra, Silvio Berlusconi, ma si è scagliato contro le altre formazioni politiche “provenienti da noi”. Il leader di FI ha spiegato che queste persone sono state elette con il Pdl, che è guidato “da un leader che aveva il proprio nome nel simbolo” e ha aggiunto che avevano “firmato l’impegno di dimissioni ove avessero deciso di cambiare gruppo”. “Non solo hanno disdetto il voto degli elettori – ha aggiunto – ma hanno disdetto anche il loro onore e parola non rispettando l’impegno. Credo che la gente sappia giudicare”. E questo giudizio “si concretizzerà – ha concluso – in risultati che non saranno premianti” alle elezioni.

“Giovanni Toti incarna l’identikit della persona per bene e moderata”. Così Silvio Berlusconi ha detto alla presentazione dei candidati di Forza Italia dicendo di “essere contento” che i coordinatori delle Regioni interessate (cioè Liguria, Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta) l’abbiano scelto come capolista. “E’ un po’ dappertutto. Ha il dono quasi dell’ubiquità. Gli ho chiesto se avesse un gemello”, ha aggiunto.

Beppe Grillo e il suo M5S sono “un’ulteriore tragica malattia” del sistema italiano. Lo ha detto il leader di FI che ha parlato in termini di “avvento di una forza antipolitica, Grillo e M5S, che si rivolge agli italiani che non sono solo delusi ma anche arrabbiati”. 

“Noi italiani non abbiamo mai imparato a votare e spiegarlo deve essere la nostra prima missione”, prosegue Silvio Berlusconi, presentando i candidati di FI, invitandoli a chiedere agli elettori se votano “quel bel fioeu che fa scintille in tv” e rispondere loro che “non si deve votare per simpatia ma per il bene del Paese”. 

La Critica

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