Una situazione tanto estrema quanto singolare si è sviluppata nei mercati a termine del greggio degli Stati Uniti. Gli attuali contratti Futures in scadenza del WTI hanno raggiunto prezzi sotto lo zero, calando fino a -37,63 dollari a barile, aprendo il divario più ampio di sempre con il suo Futures successivo.
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La causa è legata al crollo della domanda determinato dalla pandemia Covid-19, ma anche dai timori dei trader di dover prendere fisicamente possesso del greggio, in una fase in cui i depositi statunitensi sono vicini alla saturazione.
Di conseguenza i commercianti dei Futures, che normalmente sarebbero in grado di passare dal contratto in scadenza a quello successivo, stanno trovando pochissimi acquirenti per il contratto in scadenza a maggio che ora prevederebbe l’effettiva consegna dei barili.
La maggior parte del petrolio è scambiata tramite contratti Futures.
Ne esistono tante varianti, ma le due principali sono WTI e BRENT.
Il West Texas Intermediate (WTI) è il benchmark del petrolio proveniente dal Nord e Sud America, mentre il Brent Oil si riferisce al petrolio proveniente dal Medio Oriente, dai Mari del Nord Europa e dalla Russia.
Il “prezzo del petrolio” che è diventato negativo, si riferisce solo ai Futures con consegna maggio 2020 del WTI, trovandoci in una situazione unica nella storia dl trading di Futures sul greggio.
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PERCHÉ CROLLA IL PETROLIO (WTI)?
E’ il meccanismo del rollover.
Nessuno vuole quel contratto dove si rischia di ricevere fisicamente barili di petroli, difficilmente collocabili, contando i costi elevanti di stoccaggio; di conseguenza tutti hanno venduto il contratto in scadenza per rollarlo con il nuovo contratto a termine di giugno.
Questa anomalia è stata causata in parte dalla scadenza dei Futures e in parte dal lockdown prolungato, il quale ha causato un aumento dell’offerta e una diminuzione della domanda; creando il cosiddetto effetto contango.
Il nuovo contratto con scadenza a giugno 2020 era a $22 a barile, per un contango mai visto nel storia.
Nonostante un breve risalita, i nuovi Futures di giugno del WTI hanno perso oltre il 43% facendo riflettere sulla realtà della crisi causata dal Coronavirus.
Bisognerà capire se i tagli annunciati dall’Opec allargato, che dovrebbero entrare in vigore tra maggio e giugno del 2020, riusciranno a porre almeno una base positiva ai prezzi futuri del greggio.
Il crollo del prezzo del petrolio sembra stia costringendo gli investitori a fare cassa a seguito delle perdite in conto capitale e le richieste di margine causando un deprezzamento del gold. Ancora una volta l’oro ha funzioni monetarie di assicurazione nei momenti di bisogno e viene venduto per coprire i margini richiesti.
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Antonio Fabbrocino
Giornalista
Un’analisi giusta e molto chiara delle cause che provocano la diminuzione del costo del petrolio, complimenti
Un’analisi giusta e molto chiara delle cause che provocano la diminuzione del costo del petrolio, complimenti
Un’analisi giusta e molto chiara delle cause che provocano la diminuzione del costo del petrolio, complimenti