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venerdì, 29 Marzo, 2024

Torna la leva obbligatoria? Ecco cosa rischiamo realmente

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di Daniela Buonocore

Quello che fino a qualche giorno fa sembrava uno scenario lontano, oggi, dopo le reazioni di Putin, diventa sempre piu preoccupante. I Paesi europei percepiscono sempre di più la preoccupazione che possa avere inizio la Terra Guerra Mondiale.
Il 22 febbraio 2022 il Consiglio dei Ministri ha approvato una serie di misure basate su 3 punti fondamentali:

1 STANZIAMENTO DI FONDI per la distribuzione di mezzi militari per l’esercito di Kiev.

2 STATO DI EMERGENZA da distribuire per 3 mesi, per le operazioni della Protezione Civile.

3  AUMENTO DEGLI UOMINI della Nato per le missioni in Europa orientale.

Proprio questo punto sta terrorizzando chi pensa di poter essere chiamato alle armi. Partendo dal presupposto che la nostra Costituzione Italiana ripudia la guerra come azione di attacco o risoluzione di controversie, il nostro Paese potrebbe agire con azioni belliche solo per difesa da attacchi e patti internazionali diretti. Pertanto il documento firmato dal generale sottocapo di Stato Maggiore, CARMINE MASIELLO, che pare contenga importanti decisioni sulla cessazione della sospensione della leva obbligatoria iniziata dal 1 gennaio 2005, ha come oggetto  “LA VERIFICA DI IDONEITÀ” per i nati dal 1990 al 2003, che sono tenuti a presentarsi nel distretto militare piu vicino. Ovviamente, bisogna ribadire che solo il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, con delibera del CONSIGLIO DEI MINISTRI, può emanare una chiamata in caso di coinvolgimento diretto del nostro Paese in guerra. Nel caso di questo “DOCUMENTO”, la chiamata alle armi spetterebbe solo a chi ha deciso di intraprendere la CARRIERA MILITARE e PRESTANO SERVIZIO o se l’hanno cessato da 5 ANNI. Si parla quindi di chi appartiene a: Esercito, Marina militare, Aeronautica militare, Carabinieri e Guardia di finanza. Da tale misura, POLIZIA e VIGILI DEL FUOCO, sarebbero esclusi, come tutti quelli che non abbiano mai indossato una divisa.
Ecco perché il documento firmato dal generale MASIELLO, è una BUFALA, sicuramente ben strutturata, ma che non ha nulla di reale.  Di concreto invece  c’è L’INFORMATIVA ALLA CAMERA E AL SENATO LANCIATA DAL PREMIER DRAGHI. L’Italia ha immediatamente convocato l’ambasciatore della Federazione Russa per chiedere a Mosca di fermare l’offensiva, ribadendo il pieno sostegno italiano all’integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina. Questo anche perché non bisogna sottovalutare che la guerra in Ucraina sta danneggiando fortemente l’economia Italiana. Oltre al grano, al gas e al petrolio, già fortemente compromessi dalla guerra, l’Italia rischierebbe una perdita di oltre 1 miliardo di euro tra esportazioni agroalimentari, ad aumenti su pasta, vino, spumante.. per poi poter addirittura cancellare definitivamente il made in Italy a tavola dai mercati di Mosca e Kiev, con l’embargo deciso da Putin. La guerra pertanto non porterà, almeno per ora i nostri uomini al fronte bellico, ma li metterà comunque in una posizione di guerra economica per salvaguardare il proprio sostentamento e quello dei propri cari.

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