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venerdì, 19 Aprile, 2024

Tangenti sanità, legale: eclatante che Mantovani sia in carcere

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"Se non lo scarcera, il gip si prende una bella responsabilità"
Milano, 16 ott. (askanews) - E' "eclatante e anomalo" che Mario
Mantovani finito in carcere sulla base di una richiesta d'arresto
presentata 13 mesi fa ed eseguita soltanto all'alba di martedì. A
denunciarlo è Roberto Lassini, difensore dell'ex vicepresidente
della Regione Lombardia arrestato martedì scorso insieme ad altre
due persone per le ipotesi di concussione, corruzione e turbativa
d'asta.
La speranza di Lassini è che la richiesta di scarcerazione
presentata ieri al gip Stefania Pepe venga accolta: "Il tema - ha
spiegato - è la sussistenza delle esigenze cautelari. E,
considerato che Mantovani non ricopre più nessuna carica
istituzionale, il giudice di assumerebbe una bella responsabilità
a tenerlo in carcere". Il gip Pepe ha a sua disposizione 5 giorni
di tempo dal momento del deposito dell'istanza per decidere se
accogliere o respingere la richiesta: calendario alla mano, dovrà
farlo entro martedì prossimo, 20 ottobre. Sulla richiesta  non si
è ancora espresso il pm Giovanni Polizzi: il suo parere (non
vincolante ai fini del verdetto) è atteso per domani, ma è
praticamente scontato che il magistrato si opporrà alla
scarcerazione .
Oggi Lassini è tornato a San Vittore dove ha avuto un colloquio
di circa 45 minuti con l'ex numero due di Maroni. "Sono
preoccupato - ha sottolineato - soprattutto per la sua tenuta
psicofisica. E' in cella con altri due detenuti ma non ci sono
problemi di convivenza. Tornerò in carcere a trovarlo anche
domani".
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