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giovedì, 28 Marzo, 2024

SI DELLA CAMERA AL DL LAVORO. Napolitano firma il DL IRPEF. Padoan: detassare chi offre lavoro

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Sì dell’Aula della Camera al dl Lavoro. Il testo, approvato con 283 voti a favore, 161 contrari e un astenuto, passa al Senato. Durante le dichiarazioni di voto, tutti i deputati di M5S si sono alzati mostrando le braccia incatenate e cartelli con la scritta “schiavi moderni”. La presidente Laura Boldrini ha ordinato la rimozione da parte dei commessi.

Giorgio Napolitano ha firmato il decreto Irpef. Nella tarda mattinata il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, si era recato al Colle dove, durante un colloquio con il Capo dello Stato, aveva esaminato gli effetti futuri delle norme del dl sull’economia italiana. Nella versione definitiva del decreto previsto anche lo stop delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni che registrino ritardi nei pagamenti delle fatture.

Meno tasse sulle imprese e su “chi crea lavoro, nessuna nuova tassa sulla ricchezza”, ma “un aumento del prelievo sui guadagni della ricchezza finanziaria”. E’ quanto afferma il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, sottolineando come la finanza debba essere “al servizio di impresa e lavoro”.

“Tagliamo le tasse per le imprese (l’Irap scenderà del 10%) – scrive Padoan in un tweet -. Aumentano le tasse sulle rendite finanziarie. La finanza sia al servizio di impresa e lavoro”. E poi, in un secondo “cinguettio”: “Quindi nessuna nuova tassa sulla ricchezza. Aumentano le imposte sui guadagni della ricchezza finanziaria, le togliamo a chi crea lavoro”. 

Il ministro in giornata è anche salito al Colle, dove ha incontrato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che, prima di firmare il decreto Irpef, lo ha convocato al Quirinale per esaminare gli effetti futuri delle norme.

La Critica

 

 

 

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