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mercoledì, 17 Luglio, 2024

PISAPIA COME I MERCANTI NEL TEMPIO. Per la Giunta la pietà per i defunti è un business da spolpare

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Nel Grande Tempio di Gerusalemme era tradizione, durante il pellegrinaggio dei fedeli, offrire in sacrificio degli animali. Ovviamente, portarseli da casa era fuori questione, il viaggio era già abbastanza duro così. Per questo nel cortile del tempio sostavano delle bancarelle che offrivano servizi ai pellegrini. A prezzi da strozzo. Nostro Signore non gradì e sappiamo tutti com’è finita. Ciò che non era pensabile è che dopo duemila anni un sindaco, nominalmente comunista, arrivasse a pensare di mettere una tassa su chi visita un luogo dedicato alla pietà dei defunti.

Andiamo con ordine, si sta discutendo del nuovo «Regolamento dei servizi funebri e cimiteriali del Comune di Milano» e immancabili compaiono le beghe. In oggetto abbiamo il seguente caso: capitolo I, articolo 2 dunque si legge «l’amministrazione comunale può istituire un biglietto a pagamento per l’ingresso al cimitero Monumentale da parte di gruppi turistici in visita». Ok, viene concesso di onorare i defunti. A patto che non si sia gruppi. E’ interessante notare come tutta la norma abbia del ridicolo, sarebbe come dire che al Duomo si può entrare, ma solo per pregare. Quindi o mi paghi il biglietto o dici almeno tre Ave Pater Gloria, previsti sconti: con due Rosari il secondo giorno è omaggio!

Nel caso del Cimitero Monumentale si studieranno, immagino, sconti comitiva se almeno uno del gruppo turistico è parente. Oppure si distingueranno quelli in visita per pregare dal numero di atti di devozione compiuti. “Col cilicio entri gratis a Novembre”. “Fustigati per entrare gratis tutta l’estate”. Non sono io ad essere blasfemo, è che sto entrando nell’ottica di una delirante visione che prevede esercizi commerciali e piazzole di socializzazione per rivitalizzare la cultura. Non è uno scherzo, qualcuno deve aver pensato che così com’è, solenne, raccolto, marmoreo e perfetto fosse un po’ un mortorio. Per cui dai, allestiamo delle piazzole dove vivacizzare la situazione, mettiamoci dei guitti (tipo la compagine che gestisce queste questioni) ed organizziamo qualche patita scapoli-vedovi. Tanto per restare in tema.

Una risata vi seppellirà. Una risata comunque amara, perchè pensare di far cassa sulla pietà per i defunti è il segno di quanto poco si rispettino i vivi dalla parte della giunta. Il turista cimiteriale non esiste, se non nella mente di qualche comunista: esiste l’individuo che entra in un luogo di Pace Eterna e porta rispetto. Poi esistono gli avvoltoi, per cui la morte, la pietà ed il rispetto non sono buone ragioni per rinunciare ad un pasto gratuito.

Luca Rampazzo

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