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MILANO VIOLENTA. Tutti i crimini in città. 9 aprile 2014

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Arrestato per maltrattamenti in famiglia un 35enne filippino incensurato: all’1.30 la moglie, connazionale 33enne, all’ennesima violenza subita per gelosia ha chiesto aiuto, rivelando 5 anni di violenze a cui spesso assistevano i 3 figli minorenni. La maggiore, 12enne, ha confermato le continue percosse ricevute dalla madre, l’uomo ha confessato una relazione clandestina in corso da 4 anni.  Giunti nell’appartamento della coppia, in via degli Zuccaro, gli agenti hanno trovato la vittima con il naso sanguinante e segni di percosse su tutto il corpo: li aspettava sulla porta, sconvolta, mentre in soggiorno il marito guardava la tv e nelle altre stanze erano presenti i tre figli, una 12enne e i suoi due fratellini di 9 e 6 anni. In nottata, a quanto riferito dalla donna, il filippino, per motivi di gelosia, l’ha aggredita colpendola a mani nude: soccorsa in codice verde all’ospedale Policlinico è stata dimessa con 7 giorni di prognosi.  L’uomo, Jerson M., dipendente di una impresa di pulizie milanese, è stato portato a San Vittore con l’accusa di maltrattamenti in famiglia: da quando si sono trasferiti dalle Filippine a Milano, nel 2009, lui ha cominciato a picchiare la moglie e contemporaneamente a coltivare una relazione clandestina con un’altra donna, fatto che ha confessato alla moglie proprio ieri, quando per la prima volta lei ha deciso di chiedere aiuto all’ennesima violenza subita. 

Arrestato per tentata rapina un pregiudicato 30enne ieri in via Pascarella: ha rinunciato ad un colpo all’Unicredit di via De Roberto dopo le urla di una suora, cliente della filiale.
Intervenuti sul posto ieri mattina gli agenti del commissariato di Quarto Oggiaro hanno poi messo in manette l’uomo nel suo appartamento, identificandolo grazie alle impronte digitali lasciate sui vetri della banca. Mentre l’aggressore armato di coltello da cucina minacciava i clienti e i dipendenti della banca, le grida di alcuni clienti, tra cui una suora, e i ritardi dovuti alla cassa temporizzata lo hanno fatto desistere. Prima di darsi alla fuga a mani vuote, l’uomo ha lasciato me proprie impronte sui vetri della cassa e gli agenti sono andati ad arrestarlo dopo poco nella sua abitazione in via Pascarella. Per il pluripregiudicato Alessandro R. l’accusa è di tentata rapina.

La Critica

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