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martedì, 3 Dicembre, 2024

La parola di Dio – le lettere ebraiche ed il loro significato (V)

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Nome: He

Valore ghematrico: 5

Significato:  Sfiatatoio

La He è, a causa della sua pronuncia molto debole, una di quelle lettere che paiono essere destinate a scomparire dalla lingua ebraica orale. Da un punto di vista simbolico, però, la sua rilevanza la connette direttamente alla sfera del divino, facendo della He una delle lettere teosoficamente più rilevanti dell’alfabeto ebraico. 

La He è infatti puro soffio e come tale viene pronunciata: come una spirante debole. Per fare un esempio, la He si pronuncia esattamente come la “H” di I Have della lingua inglese. Per pronunciare questa lettera non è necessario che la lingua tocchi il palato nella bocca, né che con essa si tocchino i denti. La purezza di questa emissione di fiato sottile e debole, racchiude però in sé tutta la potenza della creazione. He è infatti la lettera con cui si abbrevia il nome di Dio in molti testi.[1]

Il tetragramma sacro יהוה è di fatti composto dalle seguenti lettere: AyinHeWawHe.

Due sono, dunque, le He contenute nella formula atta ad esprimere il concetto di Dio, proprio perché questa lettera, meglio di qualunque altra, esprime il concetto di creazione per mezzo del Verbo. Non un Verbo imperioso e forte, però, ma un Verbo dolce, sussurrato, un Verbo che con la sua amabilità conduce alla parola ebraica  אהבה (ahavah), amore[2]

In modo poetico, dunque, possiamo guardare alla He come alla voce di Dio, che con la sua dolcezza e la sua pacatezza conduce le cose all’amore e dunque, all’esistenza. 

L’apertura indicata sul grafema atto a rappresentare questa lettera, dunque, non è un’apertura da cui si può entrare o uscire a piacimento, come nel caso della Beth, ma invece è un’apertura che consente a ciò che sta dentro di uscire fuori ed a ciò che sta prima di divenire dopo, in un eterno processo creativo di cui la He, ovvero Dio, è unico motore immobile.

Sul piano morale, lo stretto collegamento tra questa lettera, Dio e l’amore, ci ricorda che la nostra permanenza su questa Terra dovrebbe essere caratterizzata proprio da uno sguardo dolce ed amorevole sull’altro in aggiunta ad un’apertura morale e sociale al mondo che ci circonda. 

Prima di tutto, quindi, la He è una lezione di amore; prima di tutto, la He è una lezione di tolleranza.


[1] Paolo di Benedetti, L’alfabeto ebraico, Morcelliana, Lapis 2011, p. 44

[2] cfr. https://www.oliviaflaim.it/le-lettere-ebraiche-significati-e-simbolismi/

di Stefano Sannino

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