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martedì, 23 Aprile, 2024

INTERVISTA A NICOLO' MARDEGAN. La battaglia Ncd a difesa della famiglia, dal Comune a Regione Lombardia

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“Se nessuno reagisce ora non ci si stupisca poi del prossimo passo”. Così avevamo chiuso l’articolo di ieri sulle parole dell’assessore Majorino riguardo l’inopportunità di fare disegnare ai bambini il proprio papà e la propria mamma, per rispetto di chi ha come genitori altre combinazioni tra i due generi. Qualcuno ha raccolto il nostro appello, e ci ha contattato per spiegarci come intende reagire. È Nicolò Mardegan, giovane consigliere di Zona 8, responsabile provvisorio del Nuovo Centrodestra a Milano, che ci spiega le azioni che il suo partito intende mettere in campo. Ne abbiamo approfittato per una chiacchierata più ampia sulla posizione politica di Ncd tenuta negli ultimi tempi in Regione Lombardia.

Come prima cosa le chiedo una considerazione a caldo sulle parole dell’assessore Majorino.

L’assessore Majorino, per il quale ho sempre grande rispetto, ha una diversità di visioni antropologiche e sociali netta rispetto alle nostre, ma non avrei mai pensato fosse arrivato addirittura a pensare di vietare ai bambini di disegnare. E’ chiaro che non è in buona fede, è uno dei bracci di questa lobby gay, che esiste ed è anche una lobby economica. Il frutto di una Giunta che prima dei milanesi pensa a far felici questi omosessuali, che sembrano siano la maggioranza di Milano.

Secondo lei quest’ultimo episodio fa parte di un disegno politico e sociale più ampio, messo in atto da parte della Giunta di Milano?

Il loro intento di fondo è eliminare la famiglia, che rimane quell’istituto che lo stato e il pubblico non possono gestire. Il singolo diventa, come in Orwell, un burattino dai fili lunghi che può essere sempre direzionato e influenzato. La famiglia invece è l’istituto su cui si basa la società e la cultura, non solo nostra ma occidentale. Si mette sullo stesso piano ciò che è diverso, e la diversità è una ricchezza da tutelare. Siamo arrivati a un punto di non ritorno, se i politici e chi deve educare non incominciano a ribellarsi a queste posizioni non avremo più la famiglia.

C’è qualcuno che si ribella, che tenta di opporsi o tutto tace?

Certo, c’è molto fermento tra la gente, in molti sono con noi. Abbiamo tutta una rete di associazioni culturali anche laiche e libere a difesa della famiglia e della vita, che stanno alzando la testa: è arrivato il tempo proprio di alzare la testa contro il nemico che vuole distruggere il nucleo della società, la Famiglia. Le famiglie gay non sono neanche famiglie perché non possono procreare, con loro non c’è futuro. L’occidente sta morendo perché in oriente questa cosa non esiste, hanno un’identità forte e la proteggono. Noi abbiamo un multiculturalismo ideologico che distrugge pezzi della nostra storia e della nostra identità per favorire queste nuove identità, e questo grazie a una sinistra folle che distrugge tutto nel nome dell’altro.

Il Nuovo Centrodestra ha fatto della difesa dei suoi principi di fondamento il cardine della propria azione politica. Questo in particolar modo in Regione Lombardia, dove sono stati molti i punti di attrito anche col centrodestra.

La vicenda del fondo Nasko in particolare (vedi articolo) dimostra come la sinistra è sempre stata contro la vita e la famiglia, ma anche la Lega e Forza Italia si stanno laicizzando, non hanno aperto bocca su questa cosa. Noi invece abbiamo messo in questione proprio l’appoggio a Maroni, che si è indispettito per difendere il suo assessore. Abbiamo raccolto più di 20.000 firme per tutelare questi fondi di aiuto alla vita, con una mozione dell’Ncd ma sostenuta anche da alcuni della sinistra. Nel centrodestra Forza Italia è rimasta assolutamente indifferente, la Lega segue la posizione di Salvini e dell’assessore Cantù: posizione molto contraria al mantenimento del fondo, con la scusa degli immigrati.

Molti vi hanno accusato di usare la questione dei fondi Nasko come pretesto per ottenere più posti in Giunta e il rimpasto tanto atteso. Cosa risponde?

La battaglia non è stata assolutamente fatta per ottenere un rimpasto. Ci sono tanti punti in cui la Giunta Maroni sta tradendo il patto elettorale. Fondi Nasko, buono scuola, prostituzione: anche la maggioranza in Regione sta diventando un po’ relativista. Noi di Ncd però non ci stiamo e vogliamo riportare la Giunta su una strada antropologicamente vicina ai nostri principi. Forza Italia è sovrarappresentata (5 assessorati), noi abbiamo lo stesso numero di consiglieri e quindi è giusto che abbiamo anche noi almeno 2 assessorati in più. Non si capisce perché loro hanno a parità di rappresentanza hanno più poltrone di noi.

Avete già dei nomi per gli eventuali nuovi assessori?

Abbiamo concordato almeno un assessorato e un sottosegretario, ma puntiamo ad avere 2 assessorati. C’è la volontà di premiare il lavoro del gruppo consiliare, con Mauro Parolini o Alessandro Colucci, ma anche di valorizzare la presenza territoriale dell’Ncd, e per questo ringrazio chi ha proposto il mio nome per l’assessorato al Turismo. La mia nomina andrebbe a valorizzare il grande lavoro dei circoli Ncd milanesi, in vista anche delle elezioni amministrative di Milano del 2016. In alternativa per Lecco c’è Daniele Nava.

Torniamo a Milano e a queste parole dell’assessore Majorino: come intendete re-agire?

Dovremo chiedere sicuramente le dimissioni di Majorino, non è accettabile che un pubblico ufficiale pensi di imporre ai bambini il loro diritto a crescere secondo natura e di vietare di disegnare il papà e la mamma che è la cosa più bella che può fare un bambino. Noi raccoglieremo e manderemo centinaia di disegni di bimbi all’assessore, e non troverà due mamme o due papà. Una sorta di concorso a chi disegna la famiglia più bella. Non dobbiamo essere la maggioranza silenziosa che si fa zittire da 4 gatti che vanno in piazza nudi  e si fanno proteggere da questa Giunta. Questa Giunta è l’anti-famiglia, e per noi è prioritaria questa battaglia. Loro odiano la famiglia, per loro la famiglia deve essere il singolo. 

In conclusione, cosa si sente di dire ai nostri lettori riguardo a questo tema?

È finito il tempo del silenzio, è finito il tempo di accettare qualsiasi imposizione politicamente corretta, è il tempo di pretendere il rispetto delle nostre tradizioni e dei nostri principi fondamentali. Stiamo dando spazio a una minoranza pericolosissima e violentissima. E’ ora per i cattolici di alzare la testa, di non accettare continuamente qualsiasi cosa venga da questa Giunta. Dobbiamo rifiutare questa lobby che danneggia gli stessi omosessuali. Noi faremo una manifestazione davanti a palazzo Marino per chiedere le dimissioni di Majorino, andremo lì con i disegni dei bambini degli asili, e gli faremo vedere che le famiglie Lgbt sono molte di meno di quanto lui vuole farci credere.

Gabriele Legramandi

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