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lunedì, 22 Luglio, 2024

INSIGNIFICANTE CALLO DELLA DISOCCUPAZIONE. Ancora ai massimi storici, scende dello 0,1%

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 Il tasso di disoccupazione a marzo è al 12,7%, un valore in calo dello 0,1% in termini congiunturali ma in aumento di 0,7 punti rispetto al 2013. Secondo i dati diffusi dall’Istat, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni a marzo è al 42,7%, sostanzialmente stabile rispetto a febbraio ma in aumento del 3,1% nel confronto annuo.

Secondo l’Istat, gli ultimi numeri dicono che la percentuale dei disoccupati resta ai livelli massimi dall’inizio delle serie mensili (2004) e trimestrali (1977). Quanto ai giovani, risulta che alla ricerca ci siano 683mila Under 25. 

Se la situazione è ancora molto negativa, uno spiraglio di luce si intravede nel lieve rialzo del tasso degli occupati, il primo da giugno 2013: a marzo siamo infatti al 55,6%, lo 0,2% in più in termini congiunturali, anche se va segnalata la diminuzione, sempre dello 0,2%, rispetto a dodici mesi prima. la percentuale dei disoccupati torna così ai livelli di luglio 2013. Nel complesso, si contano 22 milioni e 356mila occupati, lo 0,3% in più rispetto a febbraio (+73mila) e lo 0,6% in meno su marzo 2013 (-124mila), mentre i disoccupati sono 3 milioni e 249mila, cioè lo 0,2% in meno rispetto al mese precedente (-5mila) ma il 6,4% in più rispetto a marzo 2013 (+194mila). 

Secondo l’Istat a diminuire a marzo è soprattutto la disoccupazione tra gli uomini (-0,6%) mentre quella femminile cresce dello 0,4%. In termini tendenziali il numero dei senza lavoro aumenta sia tra gli uomini (+7,2%) sia tra le donne (+5,4%). La disoccupazione maschile, pari al 12%, diminuisce sul piano congiunturale (-0,1%) ma cresce in termini tendenziali (+0,8%), mentre quella femminile, a quota 13,6%, rimane stabile rispetto al mese precedente e cresce su base annua (+0,6%). 

Quanto agli occupati, a marzo aumentano su base mensile sia tra gli uomini (+0,4%) sia tra le donne (+0,3%), mentre su base annua diminuiscono per effetto del calo registrato tra gli uomini (-0,9%) e rimangono stabili tra le donne. Il tasso di occupazione maschile, pari al 64,6%, sale dello 0,2% su base congiunturale mentre scende dello 0,5% su base annua. Quello femminile, pari al 46,6%, aumento dello 0,1% sia su base congiunturale sia tendenziale.

La Critica

 
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