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martedì, 16 Luglio, 2024

Il silenzio degli innocenti riempie la striscia di Gaza

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L’eterno silenzio di Dio è, in teologia, uno dei misteri e dei fondamenti dell’assenza del Creatore dal mondo, ma oggi il silenzio più assordante è, senza dubbio, quello degli innocenti morti nel bombardamento dell’ospedale nella striscia di Gaza nella notte tra il 17 ed il 18 Ottobre in seguito allo scoppio del conflitto lo scorso 7 Ottobre 2023.

Non è, a differenza di quanto avviene sui social media, tempo di recriminazioni; se da un lato Hamas accusa Israele di aver colpito un obiettivo civile, dall’altro lato Israele, dopo aver ammesso tramite un tweet di un suo politico di aver colpito l’ospedale, ha ritrattato la dichiarazione iniziale in seguito alla pubblicazione del bilancio dei morti. A diverse ore dall’avvenimento, dunque, nulla di certo si sa sull’accaduto, se non che diverse centinaia di innocenti, tra feriti e malati, hanno perso la vita in un atto di guerra che come pochi è riuscito a scuotere l’opinione pubblica mondiale, creando l’indignazione più profonda tanto nel pubblico generalista quanto nelle classi politiche e dirigenti di tutto il mondo.

Di fronte all’assordante strepitio di dichiarazioni pubbliche, di tweets, di stati su Facebook e post su instagram, dunque, non vi è che l’eterno silenzio dei caduti che, sperando di trovare rifugio in un luogo di cura rivolto ai civili, hanno invece trovato la morte.

Poco contano le dichiarazioni di non colpevolezza dell’una e dell’altra parte, davanti all’incolmabile abisso di un silenzio senza fondo, che rimane a riempire gli intercapedini di ogni spazio sulla faccia della Terra.

Ancora una volta, non vi è esplosione di razzo o di bomba che riesca a sovrastare la potenza del silenzio e la tangibile assenza di ogni senso umano o divino ad una catastrofe che, almeno nel breve termine, non sembra avere fine.

Quell’eterno silenzio di Dio, tanto caro alla teologia cristiana, è oggi manifestato nel silenzio di migliaia di musulmani ed ebrei, condannati a tacere dall’insensatezza di una violenza che, parafrasando Nietzsche non è ormai più Volontà di Potenza, ma solamente Volontà di Possesso; è oggi sostituito, ad aeternum, dal pelagico silenzio degli innocenti.

di Stefano Sannino

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