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sabato, 27 Aprile, 2024

HUGGY WUGGY E LA SUPERFICIALITÀ GENITORIALE

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di Daniela Buonocore

Dopo il successo dei “ME contro TE” e del tanto denunciato gioco “Squid Game”, ecco che appare una nuova minaccia  per i ragazzi; si tratta di Huggy Wuggy, un peluche con occhi rotondi e denti aguzzi che sta creando non pochi disagi a molti bambini. Partendo dal presupposto dal il peluche interessato abbia una classificazione PEGI 13, quindi assolutamente non adatto a minori di 13 anni, non conviene pertanto  che venga tranquillamente venduto senza alcuna etichetta di limitazione per fascia d’età. Huggy Wuggy, che appare come un peluche in cerca di coccole in realtà è tutt’altro. Corpo tutto blu, labbra rosse e denti aguzzi e un aspetto davvero inquietante; è l’ultima trovata dei videogiochi che spopolano tra i più piccoli. “Poppyplaytime” questo il nome del gioco comparso nell’ottobre del 2021, disponibile su vari dispositivi Apple e Android, è un videogioco horror una sorta di Escape Room dove il protagonista appare all’improvviso e il giocatore, per uscire dalla fabbrica dei giochi della quale Huggy è la mascotte, deve risolvere degli indovinelli. Il gioco, destinato ad un pubblico con più di 13 anni, viene in realtà pubblicizzato anche dai più grandi youtuber.
Huggy viene affiancato ad altre due figure identiche a lui ma differenti nel colore: rosa per la sua compagna Kissy Missy e nero per l’amico Poppy. Bisogna prestare particolare attenzione alla canzone che accompagna questo gioco che sta spopolando anche grazie ai video su youtube che ritraggono lo stesso protagonista in svariati azioni. La canzone scritta e cantata interamente in inglese è facilmente orecchiabile per i bambini ma rappresenta in realtà un vero e proprio inno alla morte. Il peluche in questione infatti chiede di essere abbracciato, di non essere chiamato brutto e di vivere giorno e notte sempre stretto al suo bambino che nel frattempo però,  verrà morso fino a quando il bambino non morirà dissanguato, e solo all’ora smetteranno di abbracciarsi. Ecco perché Huggy ha zampe lunghe e un velcro per permettere di essere facilmente attaccato al collo.
Come già trattato in precedenza per Squid Game, anche per Huggy è possibile attivare il parental control su Netflix. La minaccia di questo videogioco resta attiva se anche gli youtuber continuano a pubblicizzarne la presenza rivolgendosi ad un pubblico infantile. Promuovere determinati articoli dà l’opportunità agli esercenti di vendere questo peluche diffondendo così il suo retro-contenuto satanico, difficilmente visibile dai genitori che, essendo sempre più presi dagli impegni lavorativi e familiari, spesso e volentieri acquistano inconsapevolmente e frettolosamente certi articoli.
Psicologi e associazioni infantili denunciano l’assenza di una legge italiana che tuteli i bambini, attraverso  la cessazione delle vendite e della pubblicizzazione di tali videogiochi e giocattoli annessi, tutelando così i nostri minori.
C’è bisogno nel frattempo di un maggiore controllo genitoriale, che non lasci nulla al caso e che permetta di vegliare maggiormente sui prodotti lanciati dai media.

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