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mercoledì, 24 Aprile, 2024

Femminicidio alla Vigilia di Natale

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Delitto natalizio quello consumatosi durante la vigilia di Natale a Marinella di Selinunte.

Ennesimo caso di femminicidio, stavolta ad opera di un ex pescatore accusato di aver ucciso a coltellate la moglie nella loro abitazione.
L’uomo, assistito dal suo avvocato, ha ricostruito l’intero scenario del crimine.
Egli ha dichiarato davanti al GIP e al PM che la moglie, dal 27 agosto, si era allontanata da casa più volte e che lui, il 23 dicembre , si è recato presso la comunità dove i figli e la moglie alloggiavano, per consegnare i regali di Natale.

L’uomo, però, non si è accontentato di ciò ed il giorno seguente avrebbe risentito i bambini al telefono e nel pomeriggio, mentre lui era a casa, la moglie stanca dell’insistenza del marito, lo avrebbe raggiunto a casa, facendo nascere una discussione culminata nel delitto.
Ciò è avvenuto dopo che la la vittima ha ribadito all’uomo, le sue intenzioni di andar via di casa per sempre, accontentandosi anche del fatto di vedere i bambini soltanto un’ora a settimana.

L’uomo, ha dichiarato che in quel momento ha perso completamente la lucidità e che gli è apparsa davanti l’immagine di un fantasma.
Si è così scagliato contro la donna, inferendole almeno 12 coltellate all’addome.
I vicini, allarmati dalle grida, hanno allertato i carabinieri, mentre il carnefice si aggirava intorno alle abitazioni, urlando e tenendo l’arma del delitto tra le mani, un lungo coltello da cucina.

All’arrivo dei carabinieri, la donna era già morta e l’uomo è stato arrestato. Quest’ultimo era uno dei pescatori storici della Marineria di Selinunte, appartenente alla borgata Del Sacro Cuore di Maria, dove tutti i pescatori devoti alla Madonna si riuniscono.
Tutta la comunità è rimasta sgomenta dopo aver appreso la notizia dell’omicidio

Al momento l’uomo si trova in stato di fermo in attesa di giudizio, per la moglie non c’è stato nulla da fare e i figli continuano ad essere assistiti all’interno della comunità dove risiedevano con la madre.

di Daniela Buonocore

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