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mercoledì, 17 Luglio, 2024

Dia, emergono nuove ralazioni  camorristiche con la politica e sull’economia 

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Questo è quanto emerso dalla relazione semestrale del Parlamento della Dia: “si evidenzia infatti, in primis, la grave crisi valoriale che interessa molteplici fasce di amministratori locali, operatori economici e funzionari della pubblica amministrazione  sensibili e disponibili verso comportamenti collusivi e pratiche corruttive.” 

In altre parole, si tratta di economia illegale e di politica corrotta causata dall’espansione dei clan. Maurizio Vallone dichiara che la camorra si muove sul piano economico e sociale con rapidità e dimestichezza, finanziando tutte le attività produttive e le imprese che si trovano in difficoltà, una rete simile alla ragnatela di un ragno che trova contatti e agganci ovunque, dalle imprese alle istituzioni, che al momento sono in uno stato di grave crisi. 

La camorra è un vero e proprio sistema gestito dai clan storici che hanno stretto tra loro fortissimi legami, tanto da riuscire ad espandersi in tutta Italia, come Molise, Sardegna, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Lazio, Toscana e Liguria. Ma la camorra è approdata anche oltre i confini italiani, sono state trovate le sue tracce anche in Austria, Romania, Gran Bretagna, Spagna, Olanda, Francia e Germania. 

La Dia sottolinea quindi un aspetto molto inquietante di questa rete che si dirama a macchia d’olio: “il contesto criminale napoletano è caratterizzato da una super competizione tra i vari clan che ricorrono spesso ad atti violenti, distraendo così l’attenzione pubblica dalla loro crescente capacità collusiva e di corruzione, con la quale si infiltrano nel tessuto economico e sociale.” 

di Daniela Buonocore

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