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giovedì, 10 Ottobre, 2024

Carne sintetica: boom negli Stati Uniti e a Singapore. Il governo italiano ne vieta la vendita

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Il cibo in vitro è stato legalizzato negli Stati Uniti e a Singapore, luoghi in cui sta riscuotendo grande successo e dove gli animalisti ed ambientalisti sono d’accordo con questa tipologia di prodotto, poiché ha come vantaggio l’ottenimento di chili di carne senza l’uccisione di alcun animale e consente inoltre di abbattere l’inquinamento provocato dagli allevamenti. 

In Italia la vendita non è stata concessa, è stato infatti introdotto un fermo alla produzione e all’introduzione, sul mercato, di alimenti e mangimi sintetici, punendo con sanzioni che vanno da un minimo di 10.000 € fino a un massimo di 60.000 €, con confisca del prodotto illecito. 

La normativa del governo Meloni ha fatto scattare l’ira degli ambientalisti e degli animalisti, poiché il cibo sintetico può abbattere l’inquinamento derivato dagli allevamenti che ad oggi corrisponde a 14,5% del gas serra, oltre al consumo dell’acqua e del suolo. Eviterebbe, inoltre, l’uccisione degli animali, poiché la carne sintetica è, in realtà, una carne coltivata derivante da cellule animali eliminando quindi anni di sofferenze e di uccisione degli animali stessi. 

La carne sintetica, quindi, rappresenta a tutti gli effetti un’alternativa concreta alla macellazione e agli allevamenti intensivi, poichè la produzione non richiede la sofferenza e la morte di alcun animale, né tantomeno lo sfruttamento di allevamenti che causano l’inquinamento del suolo. 

Continuano quindi le richieste di vendita e le proteste avviate da parte degli animalisti e degli ambientalisti schierati contro l’attuale governo, che si oppone fortemente alla consumazione di carne sintetica. 

di Daniela Buonocore 

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