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giovedì, 28 Marzo, 2024

Bullismo: quando i professori abusano del loro ruolo

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Quando si parla di bullismo, solitamente, si pensa all’ambiente scolastico, questo perché la maggior parte degli atti di bullismo avviene proprio tra le mura di scuola, anche se è ormai uno scenario che si presenta in luoghi diversi.

Solitamente i genitori si soffermano al pensiero che il proprio figlio o la propria figlia possa essere l’artefice o il colpevole di tali atti all’interno di un gruppo di ragazzi, ignorando invece che tale fenomeno possa essere esteso anche agli adulti.

Le violenze psicologiche esercitate da un adulto nei riguardi di un ragazzo sono ancora più pericolose, perché possono rovinare una persona e il suo futuro. 

Molti psicoterapeuti affermano, infatti, che raramente viene raccontato ciò che succede tra le mura scolastiche. L’insegnante che dovrebbe educare e formare i propri studenti, talvolta si comporta come un “bullo”, non solo facendo battutine sarcastiche, provocazioni e offese verso il ragazzo, che magari non ha capito o studiato la lezione, ma anche invitando il resto della classe a fare lo stesso.

Per tutelare i nostri ragazzi esistono conseguenze giuridiche e gli insegnanti, in qualità di pubblici ufficiali, sono perseguibili attraverso una querela che può diventare anche una perseguibilità d’ufficio. 

I genitori potranno seguire alcuni consigli utili, tra cui osservare ogni segnale di malessere del figlio, cercando di farlo crescere in un contesto in cui possa sentirsi liberi, e stimolarlo attraverso un hobby o uno sport che possa aiutarlo a scaricare lo stress. Importante è anche il confronto con gli insegnanti, valutando anche l’intervento di uno psicologo scolastico. 

In più, i ragazzi dovranno sentirsi sicuri, seguiti e incoraggiati, tanto da poter raccontare senza alcuna vergogna tutto ciò che succede all’interno della classe. 

Genitori e insegnanti dovrebbero collaborare per la crescita e la formazione dei ragazzi, è importante pertanto trovare una linea guida e un punto d’incontro, così da evitare situazioni scomode che possono degenerare.

di Daniela Buonocore  

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