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venerdì, 26 Aprile, 2024

MILANO, LA ZONA 1 CHIEDE UNA MOSCHEA. Così la maggioranza arancione. Jarach (FI): "Non sono queste le priorità dei cittadini"

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Le associazioni musulmane di Milano non cedono, e continuano a chiedere una moschea in città. Ora però alzano il tiro, non gli basta una moschea per EXPO 2015, come voluto dall’assessore Cappelli, con deleghe al dialogo religioso. Vogliono una moschea in centro storico, e la maggioranza di Zona 1 li appoggia anche.

Infatti, in commissione Urbanistica del parlamentino di Zona, tenutasi lunedì scorso, la maggioranza di centrosinistra ha approvato un documento dove si denota la mancanza di uno spazio per l’esercizio del culto islamico, o meglio: “Si osserva la necessità di garantire in Centro Storico la presenza di luoghi di culto dedicati a ogni confessione religiosa ed emerge a oggi, in questo senso, l’assenza di uno spazio espressamente dedicato alla religione musulmana”. Così si legge nel documento, che ha già incassato il voto positivo della la maggioranza (contraria l’opposizione di centrodestra) martedì sera in Consiglio di Zona 1. Il documento riguarda le priorità del PGT per la Zona 1 da indicare poi all’amministrazione centrale, e la moschea è proprio il punto cruciale.

Il precedente è quel PGT della giunta Paroli a Brescia respinto poi dal Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia , che vedeva nell’assenza di spazi riservati a luoghi di culto “non cattolici” un impedimento insormontabile per la reale validità del PGT. Dopo le forti reazioni politiche a quella decisione, anche a nella politica milanese, soprattutto dopo quel “virus” che il governatore Roberto Maroni dichiarò di voler arrestare, l’assessore Pierfrancesco Majorino (Politiche Sociali) assicurò: “Nel livore della reazione leghista vediamo una ragione in più per andare avanti e rispettare ciò che abbiamo scritto nel nostro programma”. Così in Zona 1 sembrano aver raccolto la sfida.

Tra chi si oppone in Zona 1 c’è Filippo Jarach, vicecapogruppo di Forza Italia in Zona 1: “Non mi oppongo demagogicamente alla moschea in zona 1, ma ritengo che le priorità siano ben altre” spiega Jarach. “I cittadini milanesi – continua – devono aver risposte concrete ai loro bisogni, non fantomatiche promesse dalla giunta arancione e tantomeno ulteriori spot elettorali, a maggior ragione se queste iniziative rischiano di esser pagate dai cittadini stessi. È giusto che ogni culto religioso abbia un luogo in cui liberamente professare, ma si devono rispettare regole e norme e in più rilancio aggiungendo che una moschea, poiché all’interno della religione musulmana vi sono diverse confessioni, non risolve assolutamente il problema anzi lo potrebbe ingrandire”. Jarach, lascia comunque uno spiraglio al dialogo: “Pronti a valutare un progetto serio e concreto con le giuste caratteristiche la città esige, ma in assenza di questo ribadiamo con forza che le priorità non solo della zona 1, ma di tutta la città sono assolutamente altre”. 

Il Centro Associazioni Islamiche Milanesi è già da tempo attivo affinchè si realizzi una moschea a Milano, sempre spalleggiato dalla maggioranza arancione che amministra Milano. Ora non solo si apre la questione, ma la si invoca direttamente dal basso, dal consiglio di Zona. Nonostante tutto però, passi concreti in tale direzione non se ne sono ancora fatti, e tutto ciò sembra rimanere solo un proclama ideologico nello stile della giunta Pisapia.

Gabriele Legramandi

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