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lunedì, 29 Aprile, 2024

L'OPINIONE DEL BOMBAROLO: La parabola discendente di Don Angelino, Monsignor Pierfrancesco e i prodigi alfaniani

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A capodanno ho deciso di fare un fioretto: mi sono ripromesso di cercare di non arrabbiarmi più, di non prendermela per ogni cosa e di sopportare anche gli sgarbi più gravi da parte degli amici. In fin dei conti ho pensato che non sarà difficile, se ci sono persone che riescono ad accettare tradimenti pazzeschi e poi a perdonare come se nulla fosse.

GETZEMANIIl tradimento è antico quanto la storia dell’uomo e la sacra Bibbia ben ci racconta la storia di Adamo venduto per una semplice mela…forse questo racconto che tutti noi conosciamo e che è alla base della dottrina cristiana deve essere stato uno spunto interessante se anche il figlio di Dio dopo qualche anno ha dovuto fare i conti con un amico, un suo sfegatato fan che lo ha venduto per 33 miseri denari e con il suo braccio destro che lo ha rinnegato più volte, anche se non è ancora chiaro se abbia detto “mi hanno regalato la casa a mia insaputa oppure Gesù chi?”.

Ogni tanto mio padre mi fa notare come la corruzione oggi sia diventata una cosa da barboni, tangenti miserelle e appropriazioni di denaro per cambiare un treno di gomme o per andare a mangiare un gelato ma se proprio vogliamo vedere anche all’epoca non lo facevano di certo per fortune immense.

Questa moda del tradimento quindi non deve sorprenderci, se lo hanno fatto al figlio di Dio non vedo perché non dovrebbe toccare qualsiasi essere umano e se è vero che lui è morto (e risorto) è anche vero che ha perdonato per questo “piccolo sgarbo”, ma non solo, ha fatto diventare il simpatico Pietro primo ministro della sua chiesa, in poche parole il segretario del suo partito.

Chissà perché questa storia mi ricorda qualcosa di recente, di recentissimo, dove un bravissimo ragazzo, servo fedele e devoto dell’onnipotente ha deciso in un giorno di Novembre di tradire il suo padrone e alzare la testa fondando il proprio partito e rinnegando, per ben più di tre volte chi lo ha voluto come segretario.

Ammiro Silvio Berlusconi per questo, per la sua capacità di assorbire colpi come se fosse un sacco d’allenamento per pugili, per la sua capacità di perdonare, la sua capacità di essere sempre gentile  ed educato con tutti anche con coloro che lo hanno fregato in più situazioni. Qualcuno potrebbe dire che è stupido, io dico che è grande: la parabola del figliol prodigo la riscriveranno mettendo nei panni del figlio peccatore che torna dal padre un tale Pierferdinando e il novello Leonardo da Vinci nella prossima ultima cena (ad Arcore) metterà fra gli  apostoli Sant’Umberto da Bossi, San Gianfranco da Fini, San Maurizio dei Lupi e al suo fianco il suo più fedele amico e apostolo, sant’Angelino da Agrigento che diventerà beato per aver fondato un partito con la benedizione del capo per poi sparire alle prime elezioni dalla scena politica.

Ma il Cavaliere che ha tante frecce al proprio arco non si scompone, anzi vuole radunare a se tutti gli amici, gli ex amici, i traditori, tutti coloro a cui vuole bene e a cui regala per ringraziarli una bella nuova legge elettorale che prevede o la morte politica o il “vogliamoci bene” tutti sotto lo stesso tetto. D’altra parte ha ragione lui, se esistono partiti e coalizioni che riuniscono Niki Vendola e Rosi Bindi, si potrà anche fare un bel calderone dove ci si possa ritrovare tutti sorridenti dimenticandosi il passato.

Certo che come si fa a dimenticare? Come si può perdonare persone a cui hai dato totale fiducia e ti hanno venduto per quattro soldi? Come si fa ad essere traditi e a fare finta di nulla?

alfettoSe penso al “servo muto” adatto al massimo a portare il caffè quando si riuniva il direttivo del partito, mi ribolle il sangue; ma poi nessuno lo avrebbe mai immaginato, non ha mai dato segni di vita, ops scusate, di avere delle idee, di vivere di vita propria, insomma di essere qualcosa di diverso che un semplice bravo ragazzo che faceva da prestanome all’interno del partito. Proprio lui, il delfino (deve esistere una razza di delfini traditori, la storia è piena!), il prescelto, quello che senza papà Silvio avrebbe continuato ad intentare cause fra proprietari terrieri ad Agrigento, quel ragazzo cresciuto nella DC siciliana e poi migrato in cerca di fortuna in Forza Italia, quel ministro dell’interno che con estrema disinvoltura si è venduto al dittatore kazaco una inerme signora e sua figlia, insomma, un bravo ragazzo di parrocchia.

Io penso che sia stato un equivoco, che si sia fatto trascinare “dalla compagnia”, forse da piccolo la mamma non gli ha insegnato a stare lontano dalla gente poco raccomandabile, infatti qualcuno racconta di una sua partecipazione ad un matrimonio di mafiosi e che una volta fattogli presente l’inopportunità di questo, rispose  di non ricordare e comunque di non conoscere nessuno dei presenti, insomma “un’imbucato” al matrimonio (brutta cosa la fame). Certo che anche questo gruppo di amichetti di partito, tutta brava gente, “colombe” (a pasqua gli faranno la festa), forse più vicini al gatto e alla volpe o potremmo dire a Lupi e Formigoni per rimanere in ambito animale, che al volatile della pace, forse lo hanno male consigliato e non sono certo le persone che farei frequentare a mio figlio.

Chissà se quando andava a scuola anche ai suoi genitori  dicevano “il ragazzo è intelligente ma non si applica”, perché in questo caso avrebbe delle grandissime attenuanti: pessime compagnie, l’ambiente dove è cresciuto che lo ha condizionato, la scuola che non lo stimolava, “le voci” che sentiva, insomma ha un bel pacchetto di motivazioni per farsi perdonare da papà e io sono sicuro che l’assoluzione non tarderebbe ad arrivare, in fin dei conti, il Padre perdona tutti i suoi figli dai peccati e dagli atti impuri, lui è grande e onnipotente e al prossimo giro governerà anche il nostro Paese…

Massimiliano Russo “il bombarolo”

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