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giovedì, 28 Novembre, 2024

Le parole di Dio – le lettere ebraiche ed il loro simbolismo (VIII)

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Nome: Chet
Valore Ghematrico: 8
Significato: Muro

La lettera Chet, talvolta conosciuta anche come Chay, è un’aspirata forte, la cui pronuncia si avvicina molto alla lettera greca χ. L’importanza di questa lettera si manifesta su più livelli essendo essa collegata a diversi elementi della creazione. Proprio come la Zain, la lettera che la precede, per esempio, la Chet è legata allo Shabbat. Questa è infatti proprio la lettera con cui comincia la parola ebraica challà, il pane del Sabato.
Interessante notare, invece, come da un punto di vista grafico questa lettera la lettera Chet possa essere destrutturata in una Zain (sulla sinistra) ed in una Waw (sulla destra) assumendo dunque un valore ghematrico complessivo di 13. Questo è infatti il numero della parola ebraica Echad, uno dei 72 nomi propri di Elohim, traducibile con “l’Uno, l’Assoluto”. Il concetto di Unità di si manifesta nella Chet proprio attraverso la fusione dei due principi della Waw e della Zain, ovverosia del mascolino e del femminino, dal cui sposalizio si ha l’immagine di Dio.
Proprio per questo motivo, forse, questa lettera è strettamente legata alla celebrazione del matrimonio nella cultura ebraica.

Un altro elemento che è sicuramente interessante notare è che la Chet è anche l’iniziale di Chesed, una delle. Sephiroth individuale dalla Cabala Speculativa, corrispondente all’attributo divino della Misericordia.
Ancora a sottolineare il legame della lettera Chet con il matrimonio, e dunque con l’unione di due
individualità, vi è il fatto che la parola ebraica Chesed viene spesso tradotta nei Salmi con “Amore” piuttosto che con “Misericordia”. Chesed è, nel Bahir, la quarta enunciazione: «Qual è la quarta: La quarta è la giustizia di DIO, la Sua misericordia e la sua Sua gentilezza con il mondo intero. Questa è la mano destra di DIO». Chesed incarna dunque la forma di amore superno, quello di Dio verso gli uomini ed in particolare il popolo d’Israele. Da notare l’attribuzione di «mano destra» di YHWH trovata nel Bahir, contrapposta invece alla Sephira speculare di Chesed, Geburah, descritta come la «mano sinistra». Laddove la mano sinistra infligge infatti le punizioni ai peccatori ed agli uomini per mezzi dell’azione dell’Avversario, la mano destra è invece lo strumento con cui Dio elargisce le Sue retribuzioni a coloro degni del Suo amore.


Infine, ma non certo per importanza, è opportuno evidenziare come la lettera Chet sia impiegata anche nella formazione della parola ebraica “vita” (chay), spesso impiegata dagli ebrei stessi come segno di riconoscimento, al pari della stella di Davide. In generale possiamo dire che in ebraico biblico, numerose sono le parole appartenenti alla sfera semantica della vita impiegate nelle scritture. Alcuni esempi sono Chayim, Chay, Chetsì, Chayut.
A livello semiotico, invece, la parola Chesed, che abbiamo già visto essere connessa a questa lettera, ha, nelle Scritture, un totale di 248 occorrenze, di cui ben 149 sono tradotte, nella versione della King James’ Bible, con “Misericordia”. Solo in due casi Chesed viene invece tradotto con “rimprovero” o “invidia” ed in particolare in Proverbi 14,34 e Levitico 20,17. Queste due occorrenze del termine Chesed sono particolarmente rilevanti perché ci evidenziano come il medesimo non solo appartenga alla sfera semantica della misericordia, ma anche a quella del desiderio che produce invidia. Il messaggio di Chesed è sì l’unificazione dunque, ma con un forte avvertimento: ciò che bramiamo tanto intensamente può tanto condurci all’amore senza fine di Dio, quanto portarci alla distruzione dei nostri simili.

di Stefano Sannino

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