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giovedì, 18 Aprile, 2024

Il MUSEO DEL NOVECENTO RADDOPPIA. AL VAGLIO LA SCELTA DEL PROGETTO PER COLLEGARE I DUE ARENGARI

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di Danilo Corte Imperial

 

A dieci anni dalla sua fondazione si espande il Museo del 900 a Milano. Il progetto è stato selezionato nell’ambito del concorso Novecentopiùcento (https://www.novecentopiucento.concorrimi.it/) lanciato dal Comune di Milano lo scorso dicembre, tra gli aspetti più apprezzati dalla giuria che ha eletto il team di Sonia Calzoni, sono la maturità e consapevolezza delle esigenze museali, la valorizzazione architettonica, la permeabilità del piano terra del secondo Arengario ed il carattere di concreta realizzabilità.

Con un parere sfavorevole, la Soprintendenza esprime attraverso una lettera il suo dissenso verso una struttura di collegamento aerea che possa interrompere la continuità della visuale libera tra la Galleria Vittorio Emanuele e il Palazzo Martini. Tuttavia il progetto vincitore non ne tiene conto e prevede due soluzioni di collegamento tra le due torri. La prima appunto, una passerella removibile 19,65 metri d’altezza, che appoggiandosi sulle travi esistenti andrebbe a connettere il Museo in corrispondenza del il terzo piano degli Arengari. La seconda, meno invasiva dal punto di vista estetico, prevede la trasformazione di via Marconi in sorta di piazza-cortile, il collegamento in questo caso al piano terra darebbe vita ad un atrio aperto ai passanti e la valorizzazione della vicina Piazza Diaz.

Se da un lato intervenire su un patrimonio architettonico in un contesto particolarmente simbolico della città possa suscitare il timore dei conservatori, dall’altro l’importanza di valorizzare l’arte contemporanea d’eccellenza funge da contrappeso. Il Secondo Arengario esibirà nelle sue nuove sale ben 100 nuove opere, dagli anni Ottanta ai giorni più recenti, tra cui alcuni capolavori di Severini, Balla, De Chirico e Sironi. Mentre al piano terra ed al grande mezzanino il compito d’integrare i servizi offerti dallo spazio museale, come la caffetteria e bookshop, accessibili dalla strada, e l’auditorium nel piano sopraelevato per accogliere eventuali conferenze. Sono previste anche due grandi sale da 400mq che permetterebbero al Museo del Novecento di ospitare opere e installazioni di grande dimensioni nonché proposte nell’ambito delle arti performative.

L’intervento di ampliamento del Museo proposto da Sonia Calzoni insieme Pierluigi Nicolin, Ferdinando Aprile, Giuseppe Di Bari e Bruno Finzi ha un costo estimato di 18,5 milioni di euro, prevedendo anche un rinnovamento verso le esigenze architettoniche attuali della prima torre ed un adeguamento dell’edificio progettato dai celebri Portaluppi, Muzio, Magistretti e Griffini negli anni Trenta, intervenendo sugli impianti di teleriscaldamento per ottenere la certificazione LEED. L’intero complesso potrà soddisfare gli standard Nzeb degli Edifici a energia quasi zero.

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