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venerdì, 19 Aprile, 2024

OGNI VOLTA CHE PARLANO, I POPULISTI CRESCONO.

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E’ come gettare benzina sul fuoco. Il populismo non si combatte con frasi fatte o ammonizioni estere, ma semplicemente risolvendo i problemi. Mussolini è nato così, dal fallimento della politica liberale. 

Io credo che le parole del Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker siano inaccettabili e debbano essere ritirate da parte sua. Chissà come mai sono tutti innamorati dell’Italia: vengono a mangiare, vengono a visitare le nostre meravigliose spiagge, scalano le nostre montagne e poi ne dicono peste e corna del nostro bel Paese. Faccio riferimento alle recenti affermazioni di Juncker ma potremmo citare molte altre critiche mosse da politici esteri. E’ vero che in Italia un po’ di problemini ci sono e non funziona tutto come dovrebbe funzionare, ma perché Juncker non guarda a casa sua? In Lussemburgo, forse, la corruzione non esiste? Sono tutti santi? E’ vero, sono sempre stato un patriota e per questo me la prendo ancor di più da Italiano, ma è una questione di principio e correttezza. Il debito pubblico italiano esiste, è reale e anche difficile da risolvere, ma gli altri Paesi dell’Unione Europea navigano tutti in acque tranquille? Non mi sembra proprio. Ricordo, anni fa, un intervento del Presidente Berlusconi al Parlamento Europeo, nel quale disse che se c’è un Paese dalle radici cristiane, accogliente, che aiuta chi giunge nella nostra penisola e aperto alle altre culture è proprio l’Italia. Concordo perfettamente. Nei secoli di storia l’Italia è sempre stata un crocevia di popoli, terra di conquiste, un Paese dalle mille risorse: criticato da tutti, ma voluto da tutti. Penso alle invasioni barbariche dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente nel 476 d.C., si pensi molto più vicino a noi alle mire dei sovrani Francesi o al dominio spagnolo d’Italia dal Cinquecento sino al Settecento. Come la mettiamo signor Juncker? Dopo aver detto quelle illuminate parole d’amore sull’Italia, verrà ancora quest’ estate a fare le vacanze da noi? Oppure se ne starà a casa, perché nella nostra terra non funziona mai nulla?  Sono tutti in grado di criticare l’Italia, ma non guardano ai problemi del proprio Paese e soprattutto ne dicono di ogni e, alla fine, la cercano e ci vengono tutti.

Alessandro Milani, 
Redazione Milano.

 

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