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MILANO VIOLENTA. Tutti i crimini in città. 25 aprile 2014

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 Rapina in farmacia alle 12.45 in via Laura Ciceri Visconti: un italiano armato di pistola fugge con 1100 euro. Ad allertare le forze di polizia il titolare della farmacia, 44enne italiano, aggredito dal rapinatore entrato con un passamontagna sul volto e pistola in mano. Non contento dei 100 euro trovati in cassa, l’uomo a quanto riferito dal farmacista, si è fatto accompagnare nei locali interni del negozio e lì ha prelevato altre 1000 euro per poi fuggire. 

Da un arresto per rapina alla scoperta di un dormitorio per clandestini. Le indagini della Polizia locale sono scaturite da un intervento avvenuto ieri pomeriggio in un negozio di alimentari in viale Brenta dove tre soggetti, presumibilmente tutti egiziani, hanno commesso una rapina irrompendo con spranghe e coltelli. Al momento dell’irruzione, all’interno del negozio, era presente solo un commesso, un giovane egiziano. I tre rapinatori lo hanno aggredito colpendolo alla testa e cercando poi di prelevare i contanti nella cassa. Nella colluttazione, però, il registratore è caduto incastrandosi tra un mobile e il bancone di vendita e a quel punto i malviventi hanno derubato il giovane del portafogli. Durante la rapina, la pattuglia della Polizia locale, che transitava nella zona in servizio di controllo del territorio, è subito intervenuta in soccorso e ha fermato uno dei tre rapinatori, un egiziano clandestino di circa 20 anni. Gli altri due si sono dileguati velocemente alla vista degli agenti. Dopo l’arresto, sono partite le indagini coordinate dal comandante della Polizia locale Tullio Mastrangelo. Nel tentativo di risalire ai due complici (è stato ritrovato anche il telefono cellulare di uno di loro), gli agenti hanno effettuato un’ispezione nell’appartamento in cui era ospitato il rapinatore fermato (sempre in zona Brenta) e hanno scoperto un vero e proprio dormitorio, con una decina di posti letto, destinato presumibilmente ad altri extracomunitari clandestini. Le indagini su questo punto proseguiranno.

Arresti domiciliari scattati oggi per i 4 giovani, un solo maggiorenne, che avevano picchiato un 21enne peruviano il 14 marzo alla metro di Cernusco ​sul Naviglio, ​causandogli ferite da 10 giorni di prognosi. L’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita stamani dai carabinieri, il maggiorenne è un albanese di 21 anni, gli altri sono italiani, due di 16 e uno di 14 anni. A marzo la banda aveva aggredito il peruviano per futili motivi, provocandolo con la scusa del furto di un orecchino per poi tentare di rubargli il cellulare. Con numerose contusioni non gravi, il giovane era stato soccorso al Policlinico e dimesso con 10 giorni di prognosi. 

 Arrestato per violenza sessuale aggravata stamane in viale Jenner un 22enne ecuadoriano, Jonathan V., che il 27 marzo ha stuprato la compagna incinta sotto gli occhi del figlio di un anno e mezzo. La vittima, 19enne e incinta di 12 settimane, subiva maltrattamenti da diversi mesi. Dalle prime ricostruzioni la donna, ora in un centro anti-violenza, era stata aggredita dal compagno con calci e pugni perché, rientrando ubriaco, lui si era irritato: “perché sei vestita diversa da stamattina?”. La vittima ha riferito di angherie e soprusi subiti da almeno un anno, da un compagno spesso violento e ubriaco che il 27 marzo è però arrivato a costringerla ad un rapporto sessuale picchiandola davanti agli occhi del figlio di un anno e mezzo. Il giorno seguente la vittima si era recata alla clinica Mangiagalli dove è stata confermata la violenza subita, poi il 3 aprile è seguita la querela presso i carabinieri. In seguito all’episodio specifico del 27 marzo la donna non ha perso il bambino e ha riportato una frattura ad un dito della mano. L’ecuadoriano 22enne è regolare, fa il trasportatore e ha un solo precedente per maltrattamenti in famiglia risalente a settembre 2013, ora è in arresto per violenza sessuale aggravata. 

Scippata una 75enne stamani alle 10 in via Livorno: il ladro è fuggito a bordo di uno scooter in direzione di via Bellini, la vittima è rimasta illesa. Ad allertare le forze di Polizia è stata la stessa anziana che stamani, mentre rincasava dopo aver prelevato, è stata aggredita alle spalle da un uomo in scooter. Il ladro, descritto con casco blu integrale, bomber nero e jeans, le ha strappato la borsetta ed è poi fuggito. Il bottino dello scippo è di 500 euro, appena prelevate, un cellulare e le chiavi di casa. 

Arrestati ieri pomeriggio in via Arese due rapinatori di banca, entrambi italiani pregiudicati 40enni e affidati ai servizi sociali: uno dei due era integralmente vestito da donna, con parrucca e rossetto, e intratteneva personale e clienti mentre il complice svuotava la cassaforte. Ad allertare le forze dell’ordine ieri alle 15.55 è stato il vice direttore della filiale di via Arese 7 della Banca di Credito Valtellinese, accortosi dal suo ufficio della rapina in corso. Giunti sul posto gli agenti hanno fatto irruzione nella filiale e hanno messo in manette Giuseppe A., scarcerato nell’ottobre 2012, e Francesco F., scarcerato nel gennaio 2014. Sono entrambi 40enni, pregiudicati, italiani e affidati al momento ai servizi sociali. Dei due secondo le testimonianze era Francesco F. quello vestito da donna che, armato di taglierino, era entrato per primo nella filiale e che si era occupato di “tenere a bada” i clienti e i dipendenti. Intanto, prima dell’arrivo degli agenti, Giuseppe A. aveva infatti costretto un dipendente ad aprire la cassaforte riuscendo a prelevare 430 dollari americani, 45 sterline, 1450 franchi svizzeri e 320 euro. I due 40enni sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso, nessuno è rimasto ferito e non hanno opposto resistenza . 

Furto da 180mila euro alla gioielleria Currado in piazza Duomo ieri nel tardo pomeriggio: sull’episodio stanno indagando i carabinieri, i responsabili sembrerebbero un uomo, una donna e un 16enne con accento francese. Dalle prime ricostruzioni i tre sarebbero entrati in negozio come normali clienti verso le 19, visionando nella calca la merce esposta per poi uscire. I commessi si sarebbero poi accorti dell’ammanco di gioielli per 180mila euro. A “intascare” la merce il ragazzino, secondo alcune testimonianze, mentre i due adulti hanno distratto il personale. Dopo pochi minuti dall’uscita dal negozio del terzetto di rapinatori, l’allarme del negozio è suonato ma, avendo avuto problemi negli ultimi tempi, i titolari non hanno fatto caso alla segnalazione. 

La Critica

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