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mercoledì, 1 Maggio, 2024

EGITTO, SANGUINOSO ATTENTATO (FOTO ESCLUSIVE DAL POSTO). Reazione terroristica alla creazione di un’area cuscinetto intorno alla Stricia di Gaza

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E’ partita in Sinai una nuova campagna militare egiziana per creare una zona cuscinetto intorno alla Striscia di Gaza. Sabato le Forze Armate egiziane hanno fatto scattare una nuova operazione in Sinai distruggendo gallerie sotterranee, case e villaggi che supportano i terroristi attivi nell’area di confine tra l’Egitto e Gaza. L’agenzia di stampa palestinese Ma’an ha così riferito in un suo servizio:” Dieci gallerie che portano da Gaza al Sinai e sette case sono state distrutte così come prevede il nuovo piano di creazione di un’area cuscinetto, dal lato egiziano, che si estenderebbe fino a 500 mt.” 

2013_07_11_sinai-tanks-169180358-676x435_rsz_crpSecondo il rapporto Ma’an , che cita una fonte della sicurezza egiziana , la campagna è iniziata con un’ operazione militare nella città di confine di Rafah, dove sono stati presi di mira i tunnel che portano a Gaza. La fonte della sicurezza ha aggiunto che i tunnel sono stati distrutti e le case, che si trovavano nelle immediate vicinanze, fatte saltare in aria. Inoltre la fonte egiziana ha spiegato che questa operazione fa parte di una più ampia strategia che porterà alla creazione di un’area neutra tra le Gaza e Rafah, che si estenderà fino a 300 metri nellel aree popolate e fino a 500 metri nelle zone aperte. 

La fonte militare egiziana ha anche dichiarato che negli ultimi giorni le FF.AA. egiziane hanno sventato con successo tre attentati, disinnescano tre ordigni di cui uno che era stato collocato in prossimità di alcuni mezzi militari, altri due ordigni, invece, erano stati collocati nelle immediate vicinanze dell’ospedale di Sheikh Zuwaid. Questi tre tentativi di strage, perché un attentato terroristico mira solo alla strage,  mette in evidenza le tensioni crescenti tra i gruppi terroristici islamici attivi nel Sinai e il regime egiziano che lavora per sradicarle definitivamente. 

Le tensioni sono in aumento da quando l’Egitto ha spodestato Mohammed Morsi, membro dei Fratelli Musulmani, molto vicino invece alle posizioni della Jihad Islamica e soprattutto di Hamas, al punto che le forze armate del Cairo definiscono l’organizzazione dei Fratelli Musulmani la sorella di Hamas. La fonte militare citata da Ma’an ha anche dichiarato  che le forze armate hanno fatto irruzione in alcune roccaforti dei terroristi nel villaggio del Sinai di Sheikh Zuweid e distrutto tre case e cinque nascondigli, hanno anche distrutto un uliveto che è veniva utilizzato per nascondere i militanti dopo gli attacchi che avvengono sulla strada vicina al valico di Rafah. 

L’Egitto quindi pare che sia deciso a porre la parola fine al capitolo del terrorismo che dalla penisola del Sinai ha insanguinato sia il suo territorio sia quello israeliano, dalla cacciata di Morsi, nel luglio 2013, l’Egitto ha intensificato gli attacchi contro il terrorismo  che sia annida nel Sinai dispiegando un’ingente quantità di truppe che, secondo alcuni, è di poco inferiore al numero di unità militari impiegate durante la guerra del Kippur.

Secondo una dichiarazione rilasciata alcuni mesi fa dal Magg. Gen. Ahmad Ibrahim, dell’esercito egiziano,  fino ad ottobre 2013 ben 800 tunnel erano stati distrutti ed i funzionari di Rafah stimavano che circa il 95% delle gallerie esistenti sono state demolite.

Immagine scattata immediatamente dopo l'attentato da un nostro contatto in loco
Immagine scattata immediatamente dopo l’attentato da un nostro contatto in loco

Intanto la risposta terroristica non si è fatta attendere: oggi poco dopo le 14:00 (mezzogiorno in Italia) i fanatici islamisti hanno preso di mira un bus carico di turisti che viaggiava nella penisola del Sinai: poco dopo aver attraversato il valico di frontiera di Taba tra Israele e l’Egitto la polizia israeliana e quella egiziana sostengono di aver sentito un’esplosione, subito si sono messi in moto i soccorsi anche in Israele, l’attentato è avvenuto in territorio egiziano a circa 50 metri dal confine, per dare aiuto alle vittime. Al momento si contano cinque decessi, quattro turisti sud coreani e l’autista egiziano, oltre a una ventina di feriti.

Immagine scattata immediatamente dopo l'attentato da un nostro contatto in loco
Immagine scattata immediatamente dopo l’attentato da un nostro contatto in loco

Intanto che la giunta militare guidata dal Gen. Al Sisi combatte efficacemente il terrorismo, l’occidente ormai islamizzato si preoccupa delle sorti dell’organizzazione politico-terroristica dei Fratelli Musulmani sia in Italia per voce del deputato PD Khalid Chouki sia negli USA con Obama e dei suoi consulenti tutti, stando a delle fonti del Cairo, appartenenti alle file delle fratellanza: Arif Alikhan, assistente segretario per le politiche di sviluppo di Mohammed Elibiary, responsabile del Dipartimento di sicurezza nazionale degli Stati Uniti; Rashad Hussain, consulente per la sicurezza nazionale di Salam al-Marayatim inviato speciale per l’Organizzazione delle Conferenze Islamiche e consigliere del presidente Obama sulle questioni del mondo musulmano; imam Mohamed Magid fondatore del Muslim Public Affairs Council e suo attuale direttore esecutivo, infine, un altro  personaggio di spicco legato alla Fratellanza è Eboo Patel responsabile della “Islamic Society of North America”. 

Ora penso che sia chiaro il motivo che ha spinto il Gen. Al Sisi a riaprire rapporti commerciali, diplomatici e anche di cooperazione militare con Putin.

Morsi, domenica, è apparso in tribunale per rispondere alle accuse di aver cospirato con gruppi stranieri a commettere atti terroristici in Egitto.

Gian Giacomo William Faillace

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