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lunedì, 29 Aprile, 2024

Il rimedio all’insulto: meditare

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di Veronica Graf

Quanto può far male una parola detta d’impeto e con rabbia?

A causa del clima competitivo e stressante che insidia le nostre giornate, molto spesso siamo vittima di attacchi, anche involontari, da parte delle persone che ci circondano.

Alcuni potranno reagire con atteggiamenti di attacco, mentre altri si ritireranno in difesa, rimuginando sull’accaduto. In entrambi i casi avremo l’esplosione di sentimenti negativi: questo ci provoca non pochi problemi sia a livello psicologico che fisico, sentendoci aggrediti ingiustamente, pensiamo e ripensiamo alle parole e soprattutto al modo in cui ci sono state dette.

I pensieri negativi creano emozioni negative che provocano, a loro volta, sentimenti negativi i quali danneggiano le cellule del nostro corpo ed il sistema immunitario.

Come possiamo comportarci dunque per soffrire ulteriormente?

Semplice. Innanzitutto dobbiamo ricordare una cosa molto importante, ovvero che siamo qui, ora, per fare questa esperienza per evolvere spiritualmente. Lo stesso vale per la persona che ci ha insultato: siamo entrambe nel bel mezzo di un percorso spirituale e dalla situazione accaduta dobbiamo entrambe imparare qualcosa!

La soluzione migliore è quella di fermarsi, prendersi un momento di introspezione e meditare sull’accaduto in modo distaccato, come un semplice “osservatore esterno”. Facciamo finta di non essere noi gli insultati, ma solo dei semplici spettatori.

A mente fredda possiamo analizzare la situazione con la consapevolezza che l’avvenimento è successo per un motivo ben preciso, ovvero che dobbiamo imparare una lezione. Capire quale essa sia è compito nostro! Il passo successivo è accettare l’ accaduto. Perdonare profondamente, a cuore aperto, sia noi stessi che la persona che ci ha insultato.

 Ed infine il ringraziamento: provare sincera gratitudine per chi ci ha ferito. Questo passaggio è fondamentale per compiere un salto emozionale e spirituale. Ogni esperienza ha qualcosa da insegnarci. Dobbiamo solo fermarci ed osservare in maniera distaccata, senza farci prendere da sentimenti impulsivi. Solo così potremo capire la lezione!

Vi auguro di cuore di comprendere quali sono le vostre lezioni. E quando le avrete capite, benedite l’esperienza che vi ha offerto l’occasione di progredire in questo cammino di crescita spirituale. Namastè.

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