GIORNO DEL RICORDO: NON SI PLACANO LE POLEMICHE. Dopo le zone 5 e 9, ora è il turno della 7

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Sembrano non avere fine gli strascichi polemici seguiti alle celebrazioni del giorno della memoria. Dopo quanto accaduto in zona 9 con l’ex consigliere Leonardo Cribio e in zona 5 con il consigliere Giuseppe Garufi, anche dalla 7 si levano le proteste dell’opposizione.

A sollevarle è  Alessandro De Chirico, componente del coordinamento cittadino di Forza Italia, che si domanda: “Cosa ci faceva il consigliere provinciale Diana De Marchi, domenica 16 febbraio, presso la sede del consiglio di Zona 7 in occasione delle commemorazioni del Giorno della Memoria e la consegna delle targhe della riconoscenza? L’occasione era forse ghiotta per ricordare di andare a votare alle primarie regionali del PD?”.

De Chirico spiega, “Nulla da dire contro la premiazione di Goti Bauer, sopravvissuta ad Auschwitz-Birkenau che con la sua testimonianza ha commosso cittadini e autorità presenti. La manifestazione era nata sotto i peggiori auspici e contestata dai consiglieri di Forza Italia perché tra i premiati figuravano il  presidente del consiglio comunale , Basilio Rizzo. Gianni Bianchi, presidente della Cascina Linterno  e il mensile baggese “Il Diciotto”  che non riserva spazio ai rappresentanti del centrodestra, nonostante si definisca apolitico. Ancora oggi non sappiamo che nesso abbiano con il Giorno della Memoria ”.

Prosegue il forzista, “Vedendo quest’immagine condivisa sui social network, ci è venuto il sospetto che tutto sia stato organizzato a regola d’arte per fare un favore a colei che è stata consigliere di zona 7 e che ha ancora diversi amici, e parenti, tra questi scranni”, poi conclude, “Per non parlare dei patrocini dati in fretta e furia alle associazioni vicine all’amministrazione aranciorossa, “l’ultimo è di giovedì scorso, quando una richiesta dell’ANPI Figino è stata protocollata la mattina e trattata in commissione cultura la sera stessa, mentre le mozioni dell’opposizione giacciono nei cassetti da tempo immemore… A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre s’indovina”.

La Critica

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