11.6 C
Milano
venerdì, 17 Maggio, 2024

RIDATECI RATZINGER. E' vero, abbiamo peccato, ma non così tanto da meritarci questo.

- Advertisement -spot_imgspot_img
Annunci sponsorizzatispot_imgspot_img

La notizia: tre suore Italiane vengono uccise nella loro missione in Burundi. Una viene decapitata. Forse vengono anche stuprate. Chi sia stato è un mistero. Pare nulla di organizzato. Forse una vendetta. Forse una rapina finita male. Non lo sappiamo. Non interessa. Per chi crede il loro è stato un cammino faticoso ed esaltante finito nel martirio, per ricominciare nella Gloria dei Cieli. Perchè hanno creduto senza vedere, ed hanno deciso di perdere la loro vita ed è stato loro promesso che la ritroveranno. Per chi crede la loro devozione mostra cosa sia chiesto al Vero Credente. Cosa sia la vera Fede che salva. Per i veri Credenti. per il Papa no.

No, per Papa Francesco questo è un’ottima occasione per gettare un seme di fraternità. Un seme di fraternità. No, dico, abbiamo di fronte tre martiri e la buttiamo sul buonismo da baci Perugina? Ma poi fraternità in merito a cosa? E soprattutto, dov’è Dio in tutto questo? Ma possibile che questo Papa abbia le capacità di riflessione metafisica di Bud Spencer in “Anche gli Angeli mangiano Fagioli”? Io sono sinceramente scandalizzato. Viviamo in un secolo buio, che più che mai ha bisogno di Verità profonde e trascendenti e come risposta a questa inesauribile sete ci viene dato un generatore automatico di banalità politicamente corrette. Lo ribadisco, abbiamo certamente peccato, lasciato solo Ratzinger nei momenti peggiori. Non abbiamo lottato per difenderlo. Ma come possiamo venire puniti così pesantemente?

Perchè, dopotutto, quella frase me la sarei aspettata da un Renzi qualsiasi. Da un Napolitano. Ma non da un Papa che in questa morte dovrebbe vedere una via luminosa, una certezza nel caos. La certezza che nemmeno lo sforzo più inumano, più bestiale o più diabolico può nulla contro la Fede coraggiosa. Possono distruggere il corpo imperfetto con cui trascorriamo l’esistenza in questa Valle di Lacrime, ma non possono intaccare il Corpo Celeste che ci aspetta sotto Cieli Nuovi e sopra Terre Nuove. Mi sarei aspettato di sentire, anche se era certamente prematuro, che vi fossero tre nuove martiri. Invece ci hanno dato la nostra dose quotidiana di banalità condita con melassa progressista.

Non so se le nostre colpe saranno mai perdonate. Non so se ci sarà mai perdonate di essere giunti a sopportare tanto. Spero e prego solo che lo Stesso Dio che ha accolto tre nuove Anime Beate nel Regno dei Cieli, anche per loro intercessione, vorrà alleggerire le nostre pene.

Luca Rampazzo

- Advertisement -spot_imgspot_img

Ultime notizie

- Advertisement -spot_img

Notizie correlate

- Advertisement -spot_img

3 COMMENTS

  1. anch’io ho la percezione di vivere in un mondo cupo, che si fa i selfie buonisti per non vedere il baratro prossimo venturo.Condivido il contenuto dell’articolo, ma non vedo come avremmo potuto sostenere di più Benedetto XVI. Inoltre, anch’io non mi fido di papa Francesco, e non mi piace la sua espressione sorniona, ma non riesco a giudicarlo, e non so se questo dipende dall’evangelico “non giudicare”, o da una mia incapacità di giudizio.

  2. anch’io ho la percezione di vivere in un mondo cupo, che si fa i selfie buonisti per non vedere il baratro prossimo venturo.Condivido il contenuto dell’articolo, ma non vedo come avremmo potuto sostenere di più Benedetto XVI. Inoltre, anch’io non mi fido di papa Francesco, e non mi piace la sua espressione sorniona, ma non riesco a giudicarlo, e non so se questo dipende dall’evangelico “non giudicare”, o da una mia incapacità di giudizio.

  3. anch’io ho la percezione di vivere in un mondo cupo, che si fa i selfie buonisti per non vedere il baratro prossimo venturo.Condivido il contenuto dell’articolo, ma non vedo come avremmo potuto sostenere di più Benedetto XVI. Inoltre, anch’io non mi fido di papa Francesco, e non mi piace la sua espressione sorniona, ma non riesco a giudicarlo, e non so se questo dipende dall’evangelico “non giudicare”, o da una mia incapacità di giudizio.

Comments are closed.