di Abbatino
Arrivati i vaccini, esulta il governo tra un panettone e un pandoro, congelate le fiale in attesa di vaccinare migliaia di italiani.
Se non fosse un regalo di Natale poco ci manca. Questi vaccini arrivano nel bel paese a salvare non solo le vite – vedremo i risultati – ma anche il governo, ormai travolto dalle polemiche interne e dalle insensate diatribe di maggioranza. Comincia la campagna pro vaccinazione proprio con il primo servizio televisivo che riprende passo dopo passo, chilometro dopo chilometro, l’arrivo dell’autoveicolo che porta i vaccini negli ospedali. Sembra un mantra invece è la realtà di oggi: è partita la corsa del vaccino anti COVID, quello che farà bene agli italiani e farà bene al governo. Già sappiamo che nell’immediatezza delle file per i vaccini, di fronte alla pandemia che non ha dato tregua agli italiani, nonostante le chiusure, tutti vorranno chiudere un occhio sul governo Conte, tenuto in piedi solo per carità di parlamento, non certo per i meriti. I veri vaccinati, ma dalle elezioni, stanno in Parlamento, pur nulla scossi dal disastro della nazione, che anche a Natale si è consumato. Loro avevano già il vaccino anti elezioni da tempo, quando hanno accettato l’innaturale alleanza, truffaldina del volere degli italiani alle elezioni del 2018.
All’arrivo dei vaccini tutti erano felici, ma più di tutti il governo, che avrà ancora la possibilità di proseguire nelle nefaste politiche depressive, rimanendo in sella e attribuendo la lentezza della vaccinazione il motivo della crisi profonda del paese. Tutto scritto e tutto preventivato, tranne le dosi di vaccini che non sappiamo quante saranno. Se di vaccino si può parlare nel governo è solo per indicare quello alle elezioni. Per scongiurarle farebbero carte false.
