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martedì, 23 Aprile, 2024

SANNA MARIN E ALBINO RUBERTI: DA GRANDI POTERI DERIVANO GRANDI RESPONSABILITÀ (FORSE)

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di Susanna Russo

18 agosto 2022. La premier finlandese Sanna Marin si ritrova coinvolta in una pesante polemica riguardante alcuni video che la ritraggono mentre balla e canta scatenata, prima ad un party privato e poi in un locale. In uno di questi due video viene menzionato l’utilizzo di sostanze stupefacenti.
Lo stesso giorno, in Italia il capo di gabinetto del Sindaco di Roma è costretto alle dimissioni. Il Foglio rende infatti pubblico un video che è esplicita dimostrazione del perché Albino Ruberti venga soprannominato “Rocky”. Il politico, al termine di quella che lui stesso definirà poi “una cena privata che non ha nulla a che vedere con il ruolo istituzionale”, minaccia e si scaglia contro il collega Francesco De Angelis, Assessore Regionale. Le urla sono talmente forti, il contenuto delle minacce così spaventoso e il pianto della moglie di De Angelis così disperato, che alcuni cittadini chiamano le forze dell’ordine, che però arriveranno davanti al ristorante troppo tardi.
Marin si è sottoposta, a suo parere ingiustamente, ad un test antidroga.
Alberto Stancarelli prenderà il posto dell’ormai ex capo di gabinetto e De Angelis rinuncerà alla sua candidatura alla Camera.
Non è la prima volta che Ruberti e Marin si trovano al centro di polemiche e devono delle scuse ai loro concittadini.
Il Premier finlandese l’anno scorso si è divertita in discoteca fino alle 4 del mattino dopo essere entrata in contatto con un positivo al Covid.
Nel maggio 2020, l’allora braccio destro di Nicola Zingaretti, in pieno lockdown, ricevette una multa di 400 € per aver preso parte ad un “pranzo proibito” che lui tentò di far passare come “incontro di lavoro”.
Si è molto parlato in questi giorni, a seguito di queste due vicende, del labile confine che separa la vita privata da quella pubblica di tutti coloro che vengono però definiti, non scordiamolo, “personaggi pubblici”.
Per quanto riguarda i video che hanno messo in imbarazzo Sanna Marin, si ipotizza addirittura che la loro pubblicazione sia opera di hacker russi ed è stato più volte precisato che quella successione di immagini sarebbe dovuta rimanere privata.
Anche Ruberti ha tenuto a precisare che la cena finita a stracci, è avvenuta in un contesto privato. Ma il punto è proprio questo. Quando la vita di un personaggio noto, impegnato politicamente, smette di essere volta al servizio pubblico? In quali giorni e ore della settimana?
Sul blog di Nicola Porro, Corrado Ocane, in merito alla Premier finlandese scrive un articolo dal titolo “La Sinistra è libertaria solo con se stessa” e valuta: “quello che va messo in rilievo è che la Marin oggi, come Salvini ieri, hanno in punta di principio tutto il diritto di farsi una loro vita privata, quello che la stragrande parte delle persone fa alla loro età”. Ocane ricorda un Salvini di qualche anno fa, allegro in mezzo alle cubiste del Papeete. Noi ricordiamo invece che la più giovane tra i due politici appena citati ha 36 anni e non 18. Poi sì, è vero che feste sguaiate e atteggiamenti poco eleganti vengono accettati più di buon grado se i protagonisti di questi siparietti sono i rappresentanti della Sinistra, ma sarà invece vero che sia un diritto di chiunque avere la libertà di fare tutto ciò che si vuole, ma proprio tutto…?
Perché si impara, nella vita, che è necessario fare delle scelte e queste scelte comportano dei sacrifici e quando si sceglie di guidare una nazione, un popolo, una città, un comune, un municipio, qualsiasi gruppo di persone, si sceglie di incarnare un esempio, un punto di riferimento. I punti di riferimento non partecipano ai festini, non si ubriacano, non gridano e non minacciano, non perdono il controllo, e se capita che lo facciano, deve essere di nascosto, nella propria intimità, tra le mura di una casa chiusa, senza che ci sia nessuno a riprendere o documentare. È una questione di scelte, e come tutte le scelte, comportano oltre che dei benefici (in questo caso non da poco), anche qualche (piccola) rinuncia.

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