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giovedì, 25 Aprile, 2024

Primo sole in terrazza: la tintarella in tempi di Coronavirus

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di Martina Grandori

Un antidoto alla tensione di queste giornate interminabili per le donne, è senz’ombra di dubbio il curarsi, il volersi bene. Drammatici i report degli osservatori sociali, tutti hanno paura, tutti sono preoccupatissimi, sfibrati, stanchi. Però qualcosa che allevia gli umori c’è. Oltre alla moltitudine di lezioni fitness via web, anche prendere il sole è un’ottimo passatempo, ci si riposa, si legge, si pensa in maniera più leggera, si annusano gli odori della primavera ed è un modo per fare pace con il mondo. Abbrutirsi non ne vale la pena. Brutte, arrabbiate e sbattute contribuirebbe soltanto ad acuire il malessere interiore che il distacco, l’isolamento hanno innescato nell’anima e nel volto di moltissime. 
 
 
Entra perciò in campo il Dio Sole alleato di un’allure speciale, le giornate di questo periodo sono strepitose. Bisogna approfittarne, anche se magari ci si sente delle mozzarelle vestite. Il sole influisce molto sul nostro buon umore, di giorno ci dona energie. 
 
Al tramonto con i suoi bouquet rosa e viola ci avvolge in luci speciali: l’aperitivo, che sia in terrazza, che sia sul mini balconcino della cucina, che sia nel giardino di casa propria, diventa meno malinconico e, forse, meno amara anche la fine della giornata. Questo sole risveglia gli ormoni, trasmette innegabilmente voglia di scoprirsi, la pelle cambia odore e texture, basta solo non scordarsi la protezione, purtroppo è risaputo che i raggi UVA e UVB invecchiano i tessuti. Approcciarsi al primo sole è terapeutico, un invito riprendersi cura di se stesse, a rientrare in contatto con quella consapevolezza femminile che questo spaventoso momento sta portando profondi disagi nelle case di ciascuno di noi.
 
Sembra frivolo, fuori luogo scriverlo ma l’operazione tintarella 2020 è iniziata ora, questo sole di primavera è assai efficace nello stimolare melanina e buon umore. Il motivo? i raggi favoriscono il rilascio di serotonina, l’ormone che è associato al buon umore e che ci aiuta a sorridere, toccasana per la salute psicologica in questi tempi di reclusione.
 
E non solo. Mezz’ora al giorno di sole non fa male, anzi stimola la produzione di vitamina D, un micronutriente fondamentale per il benessere delle nostre ossa, fissa il calcio e le rende più forti, contribuendo anche contrastare l’arrivo o i danni dell’osteoporosi, il 70% degli italiani è al di sotto della soglia minima di vitamina D.
 
Speriamo solo che questo regalo di Madre Natura continui ancora, avremo bisogno del sole e delle sue energie positive anche nella fase 2. Specialmente.
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