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venerdì, 19 Aprile, 2024

NOMINE RAI: SENZA OPPOSIZIONE CON L’OPPOSIZIONE

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di Abbatino
È strano quanto accaduto due giorni fa. Le nomine Rai avrebbero dovuto rispecchiare più o meno l’attuale situazione, ovvero tutti dentro come al governo e un po’ di spazio all’opposizione. Sembra però che non sia andata proprio così; fuori alcuni, dentro altri, senza personalità di area Fratelli d’Italia. Si sa che la politica è anche appartenenza fino alla lottizzazione, però uno strappo politico nel centro destra potrebbe partire proprio da queste nomine. La situazione è nota. C’è una parte del centro destra all’opposizione con idee chiare e una parte al governo con chiare idee. La Rai è da sempre terra di conquista dei partiti, almeno da telekabul in avanti e adesso non è poi così cambiata, anzi. La comunicazione ai tempi dei social non è andata in pensione, ma ha ritrovato ancora più espansione con le condivisioni dei programmi via internet, anche dei programmi della politica. Quindi, la caccia al posto in consiglio di amministrazione e negli organi di vigilanza è assolutamente prioritaria. Per tutte le forze politiche. I numeri degli ascolti e degli utenti parlano chiaro. La Rai ancora funziona, esserci dentro è d’obbligo. La linea editoriale continua a farla la politica, quella del momento, quella del governo. Pertanto, perché non dare Rai 3 all’unica opposizione? Una volta era il partito comunista, adesso che tutti governano, perché non darla alla Meloni? Sarebbe un esperimento e una scommessa, chissà che non ci sarebbero sorprese, almeno negli ascolti. Una senza nomine all’opposizione ma con un canale all’opposizione. Può funzionare.

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