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mercoledì, 2 Ottobre, 2024

New Paradise La Foresta Demaniale di Roccarainola diventa un museo a cielo aperto

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Il progetto “New Paradise” prevede la creazione di opere di land art che vedranno luce grazie al genio e alla mano di artisti di fama internazionale, nella Foresta Demaniale di Roccarainola (NA), da collocare in permanenza in diversi punti del percorso naturalistico. La direzione artistica del progetto, promosso e realizzato dalla Cooperativa “A.T.S. Monte Maggiore”, con sede in Orsara di Puglia (FG) e presieduta da Ugo Fragassi, è stata affidata al prof. Pasquale Lettieri, critico e storico dell’arte e docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Le opere verranno realizzate attraverso un coinvolgimento formativo ed esperenziale delle maestranze, in particolare quelle assunte in base a clausola specifica, della cooperativa. 

“Una prospettiva, – spiega il presidente Ugo Fragassi – a cui deve essere coinvolta tutta la cultura italiana, quella che è interessata alla grande architettura, al paesaggio urbano ed extra urbano, all’alto design, alla nautica, al patrimonio naturale (che è un pregio della nostra stessa identità), all’arte che in tutte le sue declinazioni ha il primario obiettivo di esaltare ogni bellezza del nostro universo. Artisti di ogni linguaggio e di ogni nazionalità, con architetti ed urbanisti, con sociologi e filosofi, ma soprattutto con l’opinione pubblica la cui adesione critica è fondamentale per fare sì che la controcultura del bello e della qualità totale, diventi cultura condivisa, anche se dialettica”. “Gli artisti – evidenzia il critico Lettieri – possono e devono essere al centro di un nuovo Rinascimento (anche se in questo momento di declino percepito, ciò può apparire un azzardo) chiamati, come devono essere, a rivestire di bello l’universo del visibile, le forme di un contenuto che sono nel ritmo dello spirito del tempo, del nostro senso comune, fatto di stretta connessione tra strutture e soggetti che sappiano raccogliere le sfide del presente, ma ancora di più del futuro. L’ottica deformante delle trasformazioni urbane e territoriali sta, sempre più, cancellando le connotazioni originarie di pianure e montagne, fiumi e laghi, per il continuo allargarsi della macchia umana che non si ferma davanti a niente, rispondendo all’attrazione fatale di una transocietà, post-agricola a post-industriale che tende all’alveare dei grandi consumi collettivi, estesa in orizzontale e verticale, che fino ad un certo punto obbediscono a criteri naturali, ma poi diventano eventi relativi, perché il verticale consuma l’orizzontale, quasi allo stesso modo in cui l’orizzontale consuma il verticale”. Attività, come quella del progetto New Paradise, rivolta a riconquistare il senso unitario di arte e paesaggio, il solo modo per fare prendere identità alle periferie immense che stanno saldando città a città, nel più assoluto anonimato, tanto che puoi essere in qualsiasi luogo, come in nessun luogo. A Michelangelo Galliani, Maurizio Elettrico, Christian Leperino, Tony Afeltra, Francesco Scialò, artisti potentemente creativi, il compito di sancire con la bellezza, con la provocazione, con le forme originali, le smagliature del seriale e del ripetitivo e farle diventare luoghi dell’affezione, strutture dell’immaginario. 

Manuel Gallo
Giornalista

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