La crisi energetica e l’alzarsi dei prezzi ci riporta indietro nel tempo. Per le preghiere, al posto delle lampadine elettriche, che con la loro luce testimoniano il pensiero e le richieste dei fedeli, si è tornati alle pratiche, ma qualche volta pericolose, candele.
Si potrebbe dire quindi che alla base dell’incendio che ieri pomeriggio, alle 17.45, ha colpito la chiesa di San Gioacchino, in via Generale Gustavo Fava 2, a Milano, c’è una preghiera fin troppo fervente. Al punto da mandare quasi in cenere la chiesa, se la si lasciava continuare. I Vigili del fuoco sono infatti dovuti intervenire perchè alcuni lumini di cera e plastica hanno scaldato troppo il tavolino e altre suppellettili sacre su cui erano appoggiati, e hanno preso fuoco.

L’incendio è stato subito domato e non ha fato molti danni, ma pompieri hanno dovuto accendere dei gruppi di ventilazione per liberare la chiesa dal denso fumo sprigionato dall’incendio. Sul posto hanno operato a turno 4 squadre di vigili del fuoco del comando provinciale di via Messina.