8.6 C
Milano
venerdì, 29 Marzo, 2024

MILANO, GLI ANTAGONISTI SI RADUNANO CONTRO EXPO. Per il 1° maggio convocati i comitati, si organizza l’ultimo anno di proteste

- Advertisement -spot_imgspot_img
Annunci sponsorizzatispot_imgspot_img

I comitati contro Expo si preparano all’attacco finale. L’esposizione internazionale inizierà il primo maggio 2015, e a distanza di un anno inizia l’adunata dei gruppi antagonisti, decisi a fare tutto il necessario per rallentare o bloccare le infrastrutture in costruzione.

Già si era notato un surriscaldarsi del clima intorno ai cantieri delle vie d’acqua, dove gli operai ora devono recarsi sui cantieri sotto scorta. Il rischio è infatti di azioni violente da parte delle frange più estreme penetrate nei comitati dei No, come testimonia una recente pesante contestazione al sindaco Pisapia proprio da parte dei No Canal.

Così il primo maggio prossimo potrebbe essere l’occasione ideale per qualche azione clamorosa all’indirizzo di Expo. L’obiettivo potrebbero essere le due piramidi dell’Expo gate in largo Cairoli, struttura simbolica di questa manifestazione. Per organizzare adeguatamente l’opposizione ad Expo, gli organizzatori del corteo del 1° maggio MayDay 2014 propongono addirittura una 3 giorni per rispondere adeguatamente alle necessità della protesta, chiamando a raccolta tutti i comitati antagonisti.

Così si legge nel volantino che circola on-line: “Quasi a mo’ di sberleffo la grande regia di Expo 2015 ha deciso di inaugurare la grande fiera della precarietà e della devastazione territoriale proprio il Primo maggio 2015. Dal 2008 ad oggi l’opposizione sociale al grande evento è cresciuta: come testimoniano la mobilitazione NoCanal e l’opposizione di numerosi comitati cittadini contro le opere connesse ad Expo. Invitiamo quindi chi di questi temi ha fatto la propria bandiera di lotta e conflitto a partecipare attivamente alla costruzione della Mayday 2014 convinti che sia centrale costruire tra i movimenti metro-lombardi un percorso plurale di avvicinamento al mega-evento Expo2015”.

Poi ancora, più precisamente: “Il Primo maggio diventa ancora di più occasione per fare il punto e organizzare la volata finale di opposizione ad Expo 2015, questione sempre più di interesse generale: 12 mesi all’apertura dei cancelli, 12 mesi in cui continuare ad inceppare il meccanismo del grande evento su tutti e tre i suoi livelli di debito, cemento e precarietà. 12 mesi in cui soprattutto prepararsi a quello che ci aspetterà nel dopo-Expo, a Milano e non solo”.

Dal primo maggio quindi potrebbe partire un escalation di azioni di protesta quando non intimidatorie nei confronti dell’esposizione internazionale di Milano, forse realmente vera occasione per rilanciare il nostro paese. Ma i comitati non ci stanno, e si preparano agli attacchi finali.

Gabriele Legramandi

- Advertisement -spot_imgspot_img

Ultime notizie

- Advertisement -spot_img

Notizie correlate

- Advertisement -spot_img