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giovedì, 28 Marzo, 2024

MILANO, ANCORA SCUOLE AL FREDDO. Bambini rimandati a casa, genitori infuriati: "Scandaloso". L'opposizione attacca: "Dimissioni"

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Non si ferma la serie di guasti che ha colpito il riscaldamento di diverse scuole a Milano fin dall’ottobre scorso. Colpa del sistema obsoleto di cui ancora sono dotate le scuole di proprietà comunale, colpa della scarsa manutenzione, colpa di un superficiale monitoraggio: tutto vero, ma a pagarne le conseguenze sono i bambini delle scuole, e il personale. Questa volta parliamo delle due scuole di via Cesari, una primaria e una scuola dell’Infanzia, in totale 576 iscritti (400+176).

Martedì mattina i bambini dei due istituti si sono ritrovati una scuola completamente al freddo, i caloriferi erano gelidi e le aule impraticabili. Scatta la mobilitazione dei genitori, comprensibilmente preoccupati, che chiedono si rivolgono sia alla direzione degli istituti, sia agli organi istituzionali di Zona 9 (dove la scuola ha sede) e del Comune. Dopo qualche ora di segnalazioni, mail, telefonate e proteste, la motivazione che emerge è il mancato rifornimento di gasolio alla caldaia della scuola quella mattina, poichè l’autocisterna che doveva effettuare il rifornimento era bloccata da alcuni lavori in corso in una via della zona, che avrebbero impedito al camion di raggiungere la scuola. La situazione era talmente critica che la direttrice della scuola primaria Cesari ha deciso di trasferire le 5 sezioni della prima elementare (quelle più colpite, circa 200 alunni) in un edificio adiacente, per tutelare la salute dei bambini. Dopo una mattinata sofferta, dopo le “vivaci” proteste dei genitori, alle 14:00 è arrivata la cisterna del gasolio, che ha rifornito la scuola e ha potuto far partire i caloriferi. Per riscaldare la struttura però non bastano certo pochi minuti, e gli effetti si sono fatti sentire quando ormai l’orario scolastico giungeva al termine.

“E’ scandaloso” si sfoga così con noi un genitore, “sono senza parole. Siamo nel 2014 e non si riesce a gestire senza disagi il rifornimento di gasolio: è fuori dal mondo una cosa del genere”. Oggi tutto a posto quindi? “Purtroppo ancora no, tra 45 minuti devo andare a prendere mia figlia all’asilo: oggi di nuovo la scuola era al freddo”. La scuola dell’Infanzia è rimasta infatti senza riscaldamento anche ieri, e la direttrice, esasperata a sua volta, ha contattato i genitori chiedendo a chi avesse potuto, di andare a prendere il proprio figlio a scuola per non fargli prendere un’altra giornata di gelo in classe. Questa volta un guasto alla caldaia rifornita il giorno prima.

Una serie preoccupante di guasti, in una scuola che fin da ottobre, come riferiscono i genitori, continua a subire disagi di questo tipo. Per questo abbiamo chiesto chiarimenti alla presidente della commissione Edilizia Scolastica a vicepresidente del Consiglio di Zona 9, Antonella Loconsolo (SEL), Zona 9 peraltro già colpita i mesi scorsi da molteplici guasti anche in altre scuole. “Premesso che è sempre brutto quando una scuola rimane al freddo – spiega Loconsolo – ieri in Cesari è avvenuto un banalissimo caso di esaurimento del carburante. Hanno fatto rifornimento un po’ in ritardo, e l’impianto è ripartito. Stamane, e c’era da aspettarselo, l’impianto si è bloccato perché quando si pesca il gasolio sul fondo del serbatoio ci sono molte impurità, che hanno sporcato filtri e saracinesche. La squadra è intervenuta subito, alle ore 12 la Cesari era al caldo (ho verificato di persona) mentre la materna, per problemi di maggiore distanza dalla caldaia, aveva ancora gli elementi non abbastanza caldi, ma in fase di normalizzazione. Diciamo che la ditta che ha in appalto la manutenzione delle caldaie non dovrebbe farsi prendere in contropiede dall’esaurimento del gasolio, ma può capitare” così la presidente. “Diciamo che le scuole pagano il fatto – continua la Loconsolo, commentando la serie di guasti verificatisi nella stessa Zona – che non siano state fatte, negli ultimi trent’anni, sostituzioni e ammodernamenti necessari (prova ne sia l’esistenza ancora oggi di caldaie a gasolio). Colmare questo gap non sarà facile, se in campo potranno essere messe le sole risorse del Comune”.

“Non si possono continuamente scaricare le colpe sulle precedenti amministrazioni”. Così commenta Federico Illuzzi, capogruppo NCD in Zona 9, che già nei mesi scorsi si era attivato perchè “probleimi tecnici” venissero risolti anche nelle altre scuole della Zona dove si erano verificati. “Non sono stati casi isolati, il problema è diffuso e grave. Se non si è in grado di assumersi le proprie responsabilità, se non si è in grado di affrontare e risolvere tutti i problemi allora si rassegnino le dimissioni. E lo dico a tutti i livelli amministrativi” conclude così Illuzzi.

Genitori e opposizione quindi chiedono che i problemi del riscaldamento nella scuola vengano risolti definitivamente, consentendo ai bambini (e al personale docente) di poter stare in aula al caldo e senza problemi. Oggi la situazione dovrebbe migliorare: la direttrice della scuola, ci riferiscono i genitori, è riuscita a farsi promettere che i caloriferi saranno accesi di notte, così che la scuola non subisca disagi anche questa mattina. Non possiamo che augurarci che sia vero.

Gabriele Legramandi

 

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