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sabato, 20 Aprile, 2024

MATTEO RISPONDE. Il premier dedica il pomeriggio ai cittadini, ecco cosa ha detto loro

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Matteo Renzi a tutto campo su Twitter. Prima critica duramente Beppe Grillo (“Provi lui a vivere con 1.200 euro al mese”), poi replica alle domande degli utenti raccolte con l’hashtag #matteorisponde. “Dobbiamo utilizzare meglio i fondi europei che sono tanti e spesso non spesi o spesi male”, scrive il premier prima di promettere “l’abbassamento delle tasse per Partite Iva, incapienti e pensionati”. Sui marò: “Via la questione dalla campagna elettorale”.

Con ironia il prresidente del Consiglio risponde all’utente che gli chiede quando durerà il governo: “Che fa Mario porta jella?…reggiamo, reggiamo”.

“Non è un provvedimento elettorale ma una rivoluzione nel modo di concepire il rapporto tra Stato e cittadini, la campagna elettorale non c’entra niente. Datevi pace, i soldi arrivano e la rivoluzione nel rapporto tra cittadini e Stato è iniziato e a chi fa polemica rispondiamo lavorando e non inseguendo le meschinità altrui”. Renzi difende così il dl Irpef dalle critiche. 

“Ho preso un impegno con partite Iva, incapienti e pensionati nel proseguire nel lavoro di abbassamento tasse e lo manterrà”. E’ la risposta di Renzi in merito alle prossime misure fiscali del governo dopo il decreto degli scorsi giorni. 

“Dobbiamo utilizzare meglio i fondi europei che sono tanti e spesso non spesi o spesi male. Ne parleremo meglio la prossima settimana, faremo un incontro ad hoc e lanceremo un’iniziativa. L’Italia in troppi casi ha buttato via le risorse, non è colpa dell’Europa ma dei burocrati e politici italiani che hanno fallito”. 

“Seguiamo la vicenda dei Marò tutti i giorni, suggerirei di toglierla il prima possibile dalla campagna elettorale. Stiamo chiedendo di fare un processo secondo regole internazionali e sulla base del diritto e no attraverso altri tipo di interventi”. 

“Noi facciamo di più: tagliamo un terzo dei parlamentari che è l’operazione di riforma del Senato”. Così Matteo Renzi risponde a un follower che gli chiede, se dopo il tetto ai manager, il governo non ha intenzione di tagliare gli stipendi dei parlamentari. 

“L’abolizione del Cnel è facile, è un ente inutile e anche sul titolo V sono tutti d’accordo. Il passaggio sul Senato non è del tutto chiarito, si discute come deve essere composto, se una parte deve elettiva ma è una contraddizione con l’impostazione di fondo e qualcuno non vuole le 21 personalità decise da Colle. Togliendo l’indennità ai senatori e facendo sindaci e presidenti di Regione fai una rivoluzione e semplifichi il procedimento legislativo”. 

“La legge elettorale darà a chi vince la certezza di essere il depositario delle responsabilità, non come oggi che non si sa mai chi vince. E’ curioso che tra chi si lamenta che io sono arrivato al governo attraverso una manovra parlamentare ora non voglia fare una legge che garantisce a chi vince di governare” 

Secco no del premier al reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle: “Tesi non condivisibile. O almeno io non sono d’accordo sul fatto che il reddito minimo di cittadinanza crei posti di lavoro. Abbassare le tasse è giusto”. 

 “Abbiamo eliminato i politici dalle provincie intanto, poi andremo sugli uffici periferici. Faccio un esempio: che senso ha che la Ragioneria centrale dello Stato abbia le sedi in tutte le province? Ho fatto un esempio”. 

“Ragionamento complesso. Le cifre che citi si riferiscono al rapporto sul Pil che in questo anno è stato negativo. Comunque sì”. Così Renzi risponde a chi gli chiede se con il debito in aumento dal 127% del 2012 al 132,6% del 2013 il governo saprà rispettare i vincoli e far ripartire l’economia. 

A proposito di lotta alla mafia, ecco la risposta del presidente del Consiglio: “Siamo già partiti con l’approvazione del 416 ter. Mi fa ridere che qualcuno dice che le pene sono state abbassate, più correttamente bisogna dire che le pene prima non c’erano le abbiamo introdotte noi. Il punto è più ampio riguarda la cultura della legalità, segnalo anche la nomina Cantone. E’ un tema significativo lo riprenderemo”. 

 “A noi chi, scusi Roberto? La mazzata – o presunta tale – l’abbiamo data solo a chi prende più di 240mila. Lei fa parte del club?”. E’ la risposta del premier a un post in cui gli si chiede: “Perché un dirigente pubblico in una città con 40mila abitanti prende dai 60 ai 100mila Euro. Un taglio a loro no? Solo mazzate a noi?”. 

Anche durante il #matteorisponde il premier ha lanciato una frecciata al Movimento 5 Stelle e, in particolare, al vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio: “Prende il doppio di me, ma non farei polemiche con nessuno. Sorridere costa meno”. 

In mattinata, sempre attraverso Twitter, Renzi aveva duramente criticato Beppe Grillo: “I comici milionari dicono che 80 euro sono una presa in giro. Se provassero a vivere con 1200 euro al mese non lo direbbero #lavoltabuona”.

La Critica

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