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sabato, 20 Aprile, 2024

L’importanza del sonno per eliminare i residui dell’attività celebrale

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di Veronica Graf

La posizione adottata durante il sonno può avere delle implicazioni per la salute. Infatti, non solo può influenzare la colonna vertebrale, soprattutto nella zona cervicale, ma può anche aiutare il cervello ad eliminare i residui metabolici prodotti durante la giornata.

La posizione di riposo va presa seriamente in considerazione perché in base ad essa, si influenza positivamente o negativamente la qualità della nostra vita.

Dormire con la testa coperta aumenta la concentrazione di anidride carbonica e diminuisce quella dell’ossigeno, il che può portare a conseguenze negative nel cervello. Il sonno è essenziale per eliminare i residui dell’attività cerebrale. Recentemente si è scoperta l’esistenza del sistema glinfatico, che integra il ruolo del sistema linfatico nel cervello.

I ricercatori dell’Università di Rochester hanno scoperto che mentre dormiamo, il nostro cervello si incarica di sbarazzarsi dei sottoprodotti dell’attività neuronale che si accumulano durante la veglia. Durante il sonno elimina rifiuti come la proteina beta-amiloide, che è responsabile dell’insorgere dell’Alzheimer e di altri disturbi neurologici. In pratica, nel nostro cervello c’è una sorta di sistema idraulico che comprende i vasi sanguigni e che permette al liquido cerebrospinale di rimuovere i residui incorporandoli nel sistema circolatorio. In seguito questi terminano nel fegato, che si occupa di eliminare le sostanze nocive dal sangue.

Il dato interessante è che il sistema linfatico è quasi dieci volte più attivo durante il sonno. Infatti, mentre dormiamo la quantità di energia consumata dal cervello non si riduce drasticamente, come sarebbe prevedibile. Inoltre, i neuroscienziati hanno scoperto che durante il sonno le cellule cerebrali si restringono del 60%, e ciò permette loro di eliminare i residui in modo più efficiente. Questa contrazione permette di creare più spazio tra le cellule, in modo tale che il liquido cerebrospinale possa eliminare più facilmente i rifiuti attraverso il tessuto cerebrale.

Al contrario, quando siamo svegli, le cellule cerebrali si espandono, limitando il flusso del liquido cerebrospinale. Dormire su di un fianco permette al cervello di rimuovere più facilmente i residui.

Ora, un nuovo studio condotto presso la Stony Brook University, ha scoperto che tutte le posizioni che assumiamo durante il sonno non sono ugualmente utili a facilitare l’eliminazione dei rifiuti dal metabolismo cerebrale. Nel corso dell’esperimento sono state analizzate tre posizioni: di lato, supini e a faccia in giù. Contemporaneamente si è monitorato la fuoriuscita di liquido spinale in tutto il cervello.

L’analisi ha rivelato che il sistema glinfatico era molto più efficiente quando si adotta una posizione laterale. In realtà, questa posizione è la più naturale anche negli animali. Pertanto, è raccomandabile dormire su di un fianco, un’abitudine che potrebbe aiutarci a ridurre le probabilità di sviluppare malattie neurologiche come l’Alzheimer.

Tuttavia, non si dovrebbe dormire tutta la notte sullo stesso lato, ma alternare la destra e la sinistra. Infatti, si è scoperto che coloro che tendono a dormire sempre sullo stesso lato hanno più probabilità di sviluppare tunnel carpale nella mano che resta schiacciata dal peso del corpo, dolore intenso alla spalla e infezioni dell’orecchio che resta premuto contro il cuscino e perdita di vista nell’occhio che viene premuto sul cuscino.

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