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giovedì, 25 Aprile, 2024

L'Acqua

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di Stefano Sannino e Ahsife Oscura

L’Acqua: l’essenza amniotica della natura

L’Elemento Acqua è considerato come il liquido amniotico della Natura che, preservando la vita nelle sue acque primordiali, conserva la scintilla vitale e la rigenera. La sua profonda simbologia infatti è riconducibile alla sacralità femminile poiché massima rappresentazione della fertilità che
sgorga irrefrenabile nel fecondo ventre della Terra.

L’Acqua presenta una fortissima inclinazione nei confronti del simbolismo della purificazione: essa infatti viene utilizzata, anche ai giorni nostri, come primo passo verso l’Iniziazione al Sacro, così come nell’antichità veniva considerata elemento primario in campo spirituale.

Trattandosi di un elemento passivo, possiamo ricondurre tra le sue virtù la calma e la temperanza nonché un’incredibile capacità ricettiva e di adattamento verso qualunque circostanza. Il punto cardinale che le corrisponde è l’Ovest mentre la stagione è l’autunno. Il processo che subisce l’Acqua è di notevole importanza poiché nasce dalla sorgente, penetra la Terra per poi tornare all’Aria, contribuendo così al continuo rigenerarsi della vita.

L’Acqua nella simbologia dei tarocchi

All’interno della simbologia dei tarocchi, l’Elemento Acqua compare in diverse figure: negli Arcani Maggiori possiamo trovarlo nella carta della Luna, delle Stelle e della Temperanza, che rappresentano rispettivamente l’inconscio, l’intuizione e l’armonia; negli Arcani Minori invece è possibile trovare l’Acqua nel simbolismo del seme di Coppe che rappresenta la cavità femminea dalla quale fuoriesce il liquido primordiale dell’esistenza.

L’Acqua in astrologia ed il suo rapporto con la Luna

I Quattro Elementi contribuiscono efficacemente anche in ambito astrologico, ove sono fortemente presenti; i segni zodiacali che meglio possono essere rappresentati dall’elemento Acqua sono Pesci, Scorpione e Cancro, che ne incarnano le peculiarità: gli individui facenti parte di questi Segni infatti sono particolarmente calmi, ricettivi ed introspettivi; allo stesso modo l’Acqua è sinonimo di contemplazione, silenzio ed ascolto interiore. Un’altra componente di rilievo connessa all’Acqua è la Luna. Essa rappresenta la ciclicità tipica dell’Elemento, ed al tempo stesso racconta la sua forza duplice: feconda e distruttiva. La Luna difatti ha due aspetti: il lato luminoso che influenza le maree ed illumina la notte ed il lato oscuro, selvaggio ed indomito; egualmente l’Acqua può essere fonte di vita ma anche torbida ed abissale tomba. Il suo dualismo può essere facilmente ricercato anche nell’iconografia di Eva, l’amorevole madre del giardino dell’Eden e la sua controparte oscura Lilith, madre del suo stesso ventre portatore di morte.

L’Acqua e gli Spiriti Elementali

Ognuno dei Quattro Elementi viene associato a quelli che sono definiti Spiriti Elementali, ossia entità affini all’Elemento corrispondente. Per quanto concerne l’Acqua, ad essa sono state attribuite le Ondine o Ninfe: secondo la Tradizione, elle abitano le sorgenti, fiumi e laghi, cascate e qualunque bacino acqueo conosciuto in natura. Le leggende ci narrano che prendano la forma della spuma del mare e che nella loro concezione più simile all’essere umano, possano ricordare la forma del mito delle sirene. Queste creature sono considerate non solo parte integrante dell’Elemento cui fanno capo, ma ne sono anche custodi e guardiane.

L’acqua nella Filosofia

Fu Talete che, per primo, introdusse l’elemento acqua nella speculazione filosofica della scuola di Mileto. Grande astronomo e studioso della physis, Talete osservò l’acqua e suppose che questa fosse il principio vitale di tutto l’Universo. Circa questa speculazione non si è certi però, se fu introdotta a seguito dell’osservazione delle terre emerse che galleggiano sull’acqua, oppure ancora in seguito di un fantomatico viaggio in Egitto compiuto dal filosofo greco, il quale ebbe l’occasione di osservare lì, come in seguito all’esondazione del Nilo, le terre circostanti aumentassero notevolmente la loro fertilità. Quel che è certo è che l’acqua venne considerata a tutti gli effetti come ἀρχή (archè), ovverosia come Principio cosmico e vitale di tutto l’Universo.

L’acqua fu poi dimenticata dai successori di Talete, che incentrarono la loro speculazione su altrielementi, fino a che Empedocle, conosciuto come Taumaturgo e Filosofo, non la introdusse nuovamente nella sua speculazione circa i rizômata (radici), alla quale attribuì il nome tradizionale di Nesti. In questa speculazione l’acqua, esattamente come gli altri tre elementi, è eterna ed immodificabile e costituisce la materia in perenne trasformazione. Accanto agli elementi infatti e dunque proprio accanto all’acqua, Empedocle introdusse i concetti di Philia e Neikos, ovvero
Amicizia e Contesa, responsabili dei rapporti tra le diverse radici e di conseguenza del processo del divenire cosmico. Tutte le cose sono, per Empedocle, frutto dei processi di aggregazione e disgregazione tra le radici che compongono la materia, per mezzo di questi due processi poc’anzi descritti.

L’acqua nella Magia

All’interno delle tradizione occulte, l’elemento Acqua è associato alla sfera onirica e divinatoria e dunque, a tutte quelle pratiche connesse alle energie mercuriali che permettono all’occultista di scrutare dietro il velo di Maya che nasconde la verità. Elemento fortemente legato anche al concetto di consacrazione e purificazione, l’acqua viene declinata in numerose pratiche magiche che comprendono bagni rituali, scrying divinatori, finanche ad operazioni di fattuccheria. Celeberrimo è  l’utilizzo delle diverse forme di questo elemento nelle tradizione magiche, come nella “War water” voodoo, preparato a base di acqua di pozza cimiteriale. Questo elemento è l’unico dunque, all’interno della tradizione magica, ad avere utilizzi così diversi e variegati da essere utilizzato in un gran numero di preparati e di filtri, di incantesimi e di rituali. Purificatoria e malefica, venefica e consacratoria, l’acqua meglio di tutti gli altri elementi, rappresenta il collegamento tra l’uomo ed il divino nelle sue accezioni più svariate, negative o positive che siano. Essa viene utilizzata anche negli incantesimi e nei rituali per portare creatività, intelligenza, prontezza mentale: non solo dunque malefici e purificazioni, ma anche grandi opere volte a modificare le capacità intellettive di chi utilizza questo straordinario elemento, fonte di tutte le cose e radice di ogni materia.

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