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giovedì, 28 Marzo, 2024

La sottile linea di confine tra l’amore per se stessi e il narcisismo patologico? 

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La nostra società, basata sullr apparenze piuttosto che sulla sostanza, sembra essere orientata sempre più verso una “generazione social” dove l’amore per se stessi, la cura del proprio aspetto e l’affermazione di sé a livello sociale e lavorativo, rischiano di trasformarsi in una vera e propria patologia, che viene identificata con il termine “narcisismo”. 

Il narcisista basa la sua vita sul presupposto che, per diventare qualcuno, bisogna piacere necessariamente agli altri più che a se stessi. Il narcisista, infatti, a differenza di quanto si possa immaginare, odia guardarsi allo specchio, poiché il suo riflesso rappresenta il suo peggior nemico, dal momento che non può soddisfare tutte le esigenze provenienti dall’esterno.

Il narcisista, per stare bene all’interno di qualsiasi relazione, necessita di avere assoluto controllo, ammirazione, supremazia e affetto da parte della sua “vittima”. Al fine di ottenere ciò, danneggia con ricatti, violenza psicologica e manipolazione, chiunque gli capiti dinnanzi, assorbendo l’energia del malcapitato e indirizzando ogni tipo di relazione intrapresa, creando clima di totale tossicità.  

Il narcisista, infatti, cerca sempre di aumentare la sua autostima, conquistando la donna o l’uomo altrui, anche insinuandosi in rapporti già collaudati.

Il narcisista appare come una persona egoista e perfida, ma di base c’è sempre la necessità, anche in questo caso, di colmare le ferite psicologiche e il profondo senso di vuoto che l’infanzia ha creato nel suo vissuto. Il narcisista, infatti, è una persona che non è riuscita ad affrontare i propri traumi infantili e cerca di arginare le sue sofferenze attraverso atteggiamenti poco sani. Pretende amore incondizionato, sottomissione e devozione da parte della sua vittima. Per ottenere questo, porta quest’ultima a sentirsi in colpa, facendola diventare un burattino nelle sue mani. 

Bisogna quindi distinguere l’amore per se stessi dal narcisismo patologico, difendendosi dalle tecniche di manipolazione che il narcisista mette in atto.

di Daniela Buonocore 

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