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martedì, 16 Aprile, 2024

Il ruolo etico della corona nelle costituzioni monarchiche

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di Stefano Sannino

Da Erodoto in avanti, la monarchia è sempre stata citata al fianco di repubblica ed oligarchia come una delle tre forme di governo possibili per uno Stato. Ed in effetti, dallalba dei tempi ad oggi, sono moltissimi gli stati che hanno adottato una costituzione monarchica, ponendo al vertice della cosa pubblica un unico individuo. Oltre allindividualità del potere, altre sono le caratteristiche fondamentali della costituzione monarchica, tra cui lereditarietà della potestà e lassolutezza del sovrano rispetto alla legge. Come ci ricorda Thomas Hobbes, il termine assolutismo non dovrebbe essere interpretato come potere assoluto del re, quanto piuttosto come la necessità che il re abbia di non essere in alcun modo legato (solutus, in latino) dai vincoli della legge stessa.
Ma se il potere monarchico ha subìto delle variazioni piuttosto consistenti tanto nella forma quanto nel contenuto e sebbene si sia poi declinato in diverse forme –assolutismo e monarchia costituzionale sopra tutte- il ruolo che la monarchia gioca per i sudditi è rimasto invariato nei secoli.
Dalla sua fondazione ad oggi, in quei paesi che non hanno ancora rinunciato alla costituzione monarchica, il sovrano e la sua famiglia costituiscono più un oggetto etico che politico, essendo presi spesso come modello comportamentale di virtù, anziché come centro di potere esecutivo o legislativo. Di fatti oggi, pochi sono i monarchi che conservano ancora una qualche forma di autorità o di potere, mentre la monarchia ha visto il suo ruolo ridotto alla sfera etico-morale. Ciononostante, a discapito di quanto vogliono supporre alcuni estremisti anti-monarchici, il fatto che il ruolo della monarchia sia stato ridotto alla sfera etica, non riduce automaticamente limportanza che questa istituzione millenaria può avere in determinati contesti socio-territoriali.
È lesempio dellInghilterra che, dopo diversi secoli e svariati tentativi di instaurazione repubblicana, ancora guarda alla famiglia reale ed allistituzione della corona come una stella polare  nel campo della morale e del behaving. Questo attaccamento alla corona è talmente significativo dal punto di vista sociale che, anche quando un membro della famiglia reale è travolto da uno scandalo come quello che ha travolto recentemente il Principe Andrea, linsieme dei sudditi si stringe intorno alla famiglia reale, dimostrando non solo di avere stima per il proprio sovrano, ma anche fiducia nelle istituzioni monarchiche.
A differenza delle altre costituzioni, la monarchia risulta infatti ricca di fattori di coesione sociale che permettono al popolo di non concentrarsi sulle differenze che caratterizzano le diverse fasce di popolazione, quanto piuttosto sulle somiglianze. Naturalmente, ciò che accomuna tutti i sudditi di una monarchia è proprio il fatto di essere sudditi di un re: davanti ad un sovrano, non vi sono nobili e operai, contadini o duchi, tutti sono ugualmente sudditi perché tutti guardano al sovrano come ad una manifestazione politica della volontà di Dio. Questo attaccamento al divine right to rule è ancora particolarmente presente nelle fasce più conservatrici della popolazione inglese (così come di altri paesi con la medesima costituzione politica) tanto che la corona stessa è vista ancora come qualcosa di creato e voluto da Dio per governare gli uomini per mezzo del sovrano stesso.
Un altro vantaggio evidente della monarchia è la sua continuità: laddove nella costituzione repubblicana o democratica il capo dello Stato cambia al termine di ogni mandato, nella costituzione monarchica il capo dello Stato è sempre lo stesso: il re.
Proprio in questi giorni, dunque, mentre il parlamento si accinge ad eleggere il nuovo Capo dello Stato, viene da chiedersi quale sia la differenza tra il ruolo del nostro Presidente e quello di un monarca inglese: ambedue hanno il solo compito di consigliare e rimproverare i governi, nessuno ha alcun potere legislativo diretto, ambedue sono a capo dellesercito e rappresentano il centro esatto dello Stato. Lunica cosa a cambiare è la convinzione tipicamente repubblicana che la monarchia sia unistituzione inutile e morta, che debba essere necessariamente abbattuta. Daltro canto, invece, la corona continua ad essere in tutto il mondo una fonte di ispirazione, un modello comportamentale da seguire ed un faro di speranza e di continuità in un mondo che è in perenne cambiamento.

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