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sabato, 20 Aprile, 2024

IL FICO DELLA DISCORDIA

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di Abbatino

ESPLORATIVO, mandato esplorativo. Come annunciato anche su questo nostro angolo di libertà, il presidente della repubblica ha incaricato il presidente della camera Fico per vedere se riesce nell’impresa di rimettere insieme la ex maggioranza giallorossa, per un Conte TER. Hanno scelto Fico, per essere sicuri che sia Conte il prescelto. Se sceglievano la Casellati, sua omologa al Senato, ma di Forza Italia, forse avrebbe strizzato l’occhio più al centro destra. La maggioranza deve essere gialla e rossa, perché i colori sono importanti non solo per la pandemia. I gialli grillini non possono fare a meno di riproporre Conte quale presidente del consiglio dei ministri, unico presentabile della famiglia. Era partito come avvocato del popolo e finirà per essere nemico del popolo, con tutte le conseguenze del caso.

Non si può stare con Salvini e subito dopo con Zingaretti: finirà per essere odiato da ambo le parti, salvo che dai grillini. I rossi del PD, più scafati e addentro al sistema, non vogliono sporcarsi direttamente le mani, pronti a negare addirittura la loro presenza al governo, suggeriscono di mettere ministri PD poco conosciuti e meno confondibili con il partito. L’unico che invece vuole entrare a tutti i costi nel Conte TER è Renzi. Lui vorrebbe fare il ministro, ma non un ministro qualunque, un ministro che conta; esteri o interni? Chissà. Importante essere dentro, in prima persona. Perché prendere colpe del governo senza aver mai aver deciso niente non farebbe altro che far scomparire Italia Viva. Meglio provare a contare di più per risollevare il partito asfittico creato in provetta, che affrontare le urne in questa situazione. Torneranno tutti insieme. È ragion politica. È per evitare le urne, con il popolo che decide.

 

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